Lazio-Petkovic, la parola ai legali

Petkovic
Fonte: calciocatania (flickr.com)
E’ un inizio 2014 surreale in casa Lazio. Per risollevare le sorti del club biancoceleste è stato richiamato Edy Reja che ha già serrato i ranghi e ripreso il comando della truppa. Tutto normale. Se non fosse che l’allenatore dei capitolini sia ancora ufficialmente Petkovic. Sebbene la dirigenza capitolina abbia inviato una lettera di diffida al neo Commissario Tecnico della Svizzera, il rapporto tra la Lazio ed il mister bosniaco ancora non si è ancora concluso. La società non ha infatti ancora ufficialmente sollevato dall’incarico Petkovic in attesa di capire l’evolversi della situazione. E così in questi giorni si stanno scrivendo nuovi capitoli di questa strana storia, l’ultimo dei quali porta la data di ieri quando il legale di Petkovic, Paco D’Onofrio, ha affidato ad un comunicato stampa, che riportiamo di seguito, la risposta alla lettera di diffida ricevuta dalla Lazio:

Il Mister Petkovic ha appreso con sorpresa ed amarezza la notizia di una contestazione della Lazio nei suoi confronti, così come dei suoi più stretti collaboratori, per l’impegno dallo stesso assunto regolarmente con la Federazione Svizzera solo apartire dalla prossima stagione 2014-2015.Subito dopo aver firmato il contratto il 23 dicembre 2013, è stato un suo impegno morale, poiché non c’è alcuna norma sportiva o statale che imponga un obbligo in questo senso, avvertire subito il Pres. Lotito, prima che la notizia diventasse pubblica, ribadendo allo stesso l’ovvia ferma intenzione di portare avanti il progetto già avviato con la Lazio fino alla fine della stagione, come avviene sempre nel mondo del calcio, per allenatori e calciatori in scadenza di contratto. In tutta questa vicenda Petkovic si è comportato rispettando tutte le norme vigenti, poiché è stata sempre sua ferma intenzione non creare alcun problema sia alla Società, alla quale, così come al suo Presidente, sarà sempre grato per aver creduto in lui, sia ai suoi calciatori, che in queste settimane di risultati sportivi poco soddisfacenti, hanno sempre rappresentato attestati di stima e fiducia nei confronti del loro allenatore.
Poiché, al momento, non c’è stato alcun esonero nei termini previsti dai regolamenti sportivi, il Mister si sente orgogliosamente ancora l’allenatore della Lazio e chiederà un leale confronto diretto con il Pres. Lotito, al fine di chiarire l’assurdo equivoco insorto, per il bene dei tifosi, dei calciatori e soprattutto della Società, che solo qualche mese fa festeggiava unita e compatta lo storico trionfo in Coppa Italia, nell’ambito di un vincente progetto tecnico (una sola sconfitta in Europa nelle ultime 20 partite) che può e deve andare avanti, fino alla fine della stagione, proprio come concordato. Il pensiero di Petkovic, in questo momento, è quello di augurare a tutta la Società, ai suoi calciatori ed ai calorosi ed appassionati tifosi laziali, un magnifico 2014, insieme
”.

Nonostante le parole di facciata, che la Lazio e Petkovic siano ormai allo scontro è cosa certa. Ne è conferma il fatto che il tecnico di Sarajevo non si è comunque presentato alla ripresa degli allenamenti, sollevando così dall’imbarazzo la società biancoceleste. In risposta alle parole rilasciate dal legale del tecnico bosniaco sono arrivate nella serata di ieri le dichiarazioni del legale della Lazio, Gian Michele Gentile, rilasciate in esclusiva alla redazione de La Lazio Siamo Noi: “Aspettiamo le giustificazioni di Petkovic. Abbiamo inviato una lettera e lui ha cinque giorni di tempo per rispondere (il termine scade domani, ndr). Quando arriverà una comunicazione al riguardo la società farà quel che deve. Sicuramente le giustificazioni devono arrivare alla società e non tramite comunicato stampa. Non ci resta che aspettare. Quale è il significato di questo comunicato? Probabilmente è un’anticipazione della sua linea difensiva, in cui comunque si evince che il fatto sussiste. Se fondata o no, la analizzeremo comunque solo quando ci arriveranno comunicazioni ufficiali. Quando accadrà o se non accadrà entro il termine prestabilito allora ci muoveremo di conseguenza prendendo una decisione che sarà immediatamente esecutiva. Quale? Si può trattare di un licenziamento per giusta causa, ma anche una sanzione inferiore. Dipende dalle giustificazioni. Per quanto riguarda i tempi, per i contratti di lavoro vige il principio dell’immediatezza della contestazione e della decisione”.
Insomma, la battaglia è aperta.

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