Le parole di Montella e di altri protagonisti dopo Fiorentina-Palermo

Le dichiarazioni dei protagonisti di Fiorentina-Palermo, si succedono a cascata nel dopogara.

Fonte: Violachannel.tv - flickr.com
Fonte: Violachannel.tv – flickr.com

Il primo e più “in forma” è Vincenzo Montella a SKY ed in SALA STAMPA: “La partita è stata sofferta, a tratti giocata anche bene ma il tempo ha condizionato la gara. E’ stata una bella giornata, meritata, e faccio i complimenti ai giocatori da quasi coetaneo perchè hanno dato tutti qualcosa in più in questo cammino per portare avanti un’idea di calcio un po’ diversa. Una dedica per la conquista del 4° posto? Alle persone che mi sono più vicine e sicuramente allo staff che mi accompagna e che mi dà un valore ognuno di loro. Un voto alla Fiorentina? Li ho sempre odiati fin da quando ero studente, è riduttivo limitarsi ad un numero, questa squadra ha fatto un qualcosa di diverso in un progetto benedetto dal presidente Andrea che ci ha sempre dato entusiasmo e sostegno. Qui ci sono state tutte le componenti che hanno fatto la loro parte, e cito anche Guerini che ogni giorni ci ha seguito e mi ha dato consigli utili. Il momento più brutto della stagione? Ci sono state delle difficoltà, l’ingresso in Europa non era scontato, fino alla gara col Siena era tutto ancora da conquistare. In tutto questo cammino c’è stato anche il contributo del pubblico viola che da Moena è stato il primo a credere nel nuovo allenatore e nella nuova squadra. In un anno è cambiato tutto, ma credo che per la storia della Fiorentina sia più vicino alla normalità questo campionato che non quello scorso. Con la società c’è sintonia nella programmazione, credo che se la Fiorentina ripeterà lo stesso campionato nella prossima stagione, con la stessa filosofia e la stessa mentalità sarebbe qualcosa di importante. Ma credo che per farlo ci sia bisogno di qualcosa in più. Ingiustizia sportiva in caso di mancato terzo posto? Non ho visto tutte le partite del Milan, so che la Fiorentina ha fatto un grande campionato e tutto quello che potevamo fare per arrivare terzi. Qualcosina possiamo rimproverarci ma fa parte del calcio. Difesa migliore nei periodi più caldi? Chiederemo di fare la sosta invernale come nei Paesi del nord… Toni? Ha fatto 8 gol e ha vinto una scommessa. Lui sa cosa deve fare. Noi, come società, ne parleremo e decideremo insieme. Luca ha fatto una stagione straordinaria, sia sotto il profilo dei gol che della personalità. Ha accettato ogni decisione e ci ha dato molto di più di quello avevamo pensato. Stiamo parlando sulla durata del mio contratto, vedremo. Sicuramente però continuo alla Fiorentina come ho detto ieri. La Champions? Noi siamo sereni e aspettiamo cosa succederà stasera. Il logo della Champions sulle maglie rossonere? Gli chiederemo di prestarci la maglia nel caso in cui dovessimo andarci noi…vediamo stasera, noi abbiamo fatto il nostro. Un progetto con i viola come Ferguson in Inghilterra? In Italia è difficile, è diverso. Laggiù l’allenatore occupa tre ruoli differenti. L’importante è continuare insieme, sulla durata degli anni vedremo più in seguito. Oggi è quasi impossibile colmare il gap con le grandi squadre, c’è troppa differenza economica. Uno fra Ljajic e Cerci sicuramente sarà viola il prossimo anno ma perchè non tutti e due…Cerci è cresciuto molto, è adatto al 4-3-3. Poi avremo l’Europa quindi numericamente serviranno giocatori. Cerci può essere una soluzione. Comprare 2-3 giocatori importanti se si va in Champions? Spero che il presidente li prenda comunque, anche se rimaniamo in Europa League“.

 

Giuseppe Sannino intervistato da SKY: “Nel primo periodo in cui sono stato allenatore del Palermo ho trovato alcune difficoltà, ma adesso sono orgoglioso di averlo allenato, è un gruppo fantastico. La città non retrocede, il pubblico è appassionato ed ha una fede da serie A. Il Palermo deve ricostruire la storia. Abbiamo avuto un colpo di coda 5 o 6 domeniche fa, però purtroppo la classifica ci ha condannati. Il mio futuro? Il cuore è importante, ma non si ragiona con il cuore nel calcio. Bisogna sedersi e parlare di tante cose. Capire chi ha la possibilità di giocare ancora a Palermo, scendendo anche in B, senza fare calcoli di categoria”.

 

Luca Toni, con il gol realizzato in questa partita, ha raggiunto i 55 gol in serie A con la maglia della Fiorentina: nella storia della Fiorentina, aggancia Giuseppe Virgili (Fiorentina dal 1954 al 1958) al 6° posto assoluto. Intervistato da SKY e da Radio Blu Toscana ha dichiarato: “Ci tenevo a salutare tutti, poi vediamo quello che succede in estate, dovrò sedermi a tavolino con il presidente. Non so se continuare a giocare ancora o smettere, non conosco niente del mio futuro. Mi dispiace che il Palermo sia retrocesso, ma sinceramente era già in difficoltà nonostante la sconfitta di oggi. Spero che Zamparini rimanga e abbia voglia di continuare con i rosanero in A. Oggi ci tenevamo tutti a fare bene davanti al nostro pubblico, è stato un grande campionato da parte di tutti i ragazzi. Ed io in più l’ho fatto con un gol. Ci tenevo anche a salutare con un gol. Manca l’ultima partita a Pescara, ma la stagione è stata stupenda ed abbiamo dimostrato di giocare un grande calcio. La toppa della Champions del Milan? Mi ha dato fastidio, spero ancora di superarli, ma non sarà facile. Sono contento di aver raggiunto anche Ljajic a quota otto gol, così la smetterà di prendermi in giro. La Fiorentina non può che crescere: ha tanti giovani forti e le basi per fare benissimo anche in futuro”.

 

Juan Cuadrado, come uomo-partita SKY ha detto: “Sono contento perché l’Europa League è raggiunta. Ora vediamo come andrà a finire Milan-Roma di stasera. Abbiamo lottato fino in fondo, questa è stata una stagione molto bella. Lavoro quotidianamente per migliorare, tutta la squadra l’ha fatto durante la stagione. Per la Fiorentina resto al 100% e sono contento di restare a Firenze”.

 

Manuel Pasqual: “L’obiettivo quarto posto è stato raggiunto ed è importante averlo fatto in anticipo, senza doverci andare a giocare il tutto per tutto a Pescara. La squadra è contenta perché i tifosi sotto il diluvio ci hanno aspettato e siamo rimasti molto soddisfatti. L’anno scorso c’erano anche i cori contro la società, ma invece da quest’anno è tornato l’amore sia del presidente verso la squadra che dei tifosi verso di lui. La gestione della squadra è opera del direttore e della società: due giocatori importanti per ogni ruolo e saremo competitivi anche a livello europeo. Jovetic ci ha dato tanto è giusto che lui e la società decidano per il bene della squadra e del suo futuro. Da capitano sono orgoglioso di una squadra così forte“.

 

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