Livorno, Nicola assicura: “L’entusiasmo non manca”

Davide Nicola, allenatore del Livorno, ha tenuto l’ultima conferenza stampa pre-partita stagionale. L’allenatore del Livorno ha così dichiarato: “Credo che oggi sia il primo giorno in cui sono un po’ triste nei due anni della mia esperienza -esordisce Nicola-.

Livorno fonte: genoacfc.it
Livorno fonte: genoacfc.it

Sono andato a trovare Renzo Marmugi e mi ha fatto pensare. E’ stato il mio primo contatto con il Livorno em i ha descritto la vita amaranto come gesta eroiche. Siamo abituati a stare in un mondo pubblico, circondato da mille persone, e stamani eravamo solo io e lui. Non so cosa accadrà di me, ma il suo ricordo me lo porterò dietro. Cia Renzo, magari un giorno ci rivediamo”.

 

Poi il tecnico continua parlando del futuro: “Finita la partita con il Parma mi incontrerò con la società. Per me questo mese è stato fantastico, tutto l’anno lo è stato. Mi auguro di avere altre volte anni in cui tutto ciò che faccio o penso venga ribaltato, così che possa crescere. Non manca l’entusiasmo, è un discorso legato ad avere un anno in più e ad avere chiarezza di quella che è la situazione. Nei quattro anni in cui ho allenato, ho lavorato con quello che mi veniva messo a disposizione che non è stato poco, ma mi piacerebbe poter avere più voce in capitolo nella costruzione della squadra. Io amo il mio lavoro e lo fare costantemente. L’entusiasmo è a mille perché so dove voglio arrivare, ma come ho già detto voglio capire la situazione. Se sono bravo voglio esserlo anche nella costruzione ad inizio anno. Dopo che avrò parlato con il presidente farò la scelta e vi darò le mie ragioni. Nessuno può motivare nessuno -prosegue l’allentore dei labronici-, deve essre una presa coscienza. Chi vuole stare a grandi livelli non ha bisogno di motivazioni, i campioni le hanno da sé, le trovano intriseche. Loro hanno delle richieste che tu devi capire e devi strutturare il tuo lavoro su quelle. A me servirà per capire le reali capicità di soffrenza, di affrontare il disagio in ottica di un possibile proseguimento in questo contesto. In ogni cosa ci sono delle gerarchie. Il mio presidente ha la responsabilità di rendere chiari gli obiettivi ed i programmi. Quando ognuno si occupa della sua responsabilità e la mantiene le cose difficilmente vanno male. Io ho fatto il mio lavoro con pregi e difetti, adesso, però, non posso dire ai tifosi di stare tranquilli, parlerò del mio ruolo se sarò ancora allenatore del Livorno. Io in due anni ho visto una tifoseria capace di affrontare ogni situazione e che quando c’è lealtà e schiettezza nel porsi come uomini si vive bene e serenamente. Per me questo anno è stato quello migliore qui a Livorno. C’è dispiacere per come è finita, ma è stato fantastico sotto tutti i punti di vista. Per me fare l’allenatore qui mi ha dato la prova e la presa di coscienza che posso fare questo lavoro alla grande”.

 

Poi conclude parlando dei presunti contatti con lo Spezia:Non ho mai avuti, nè con loro nè con altri. Chi mi conosce sa che voglio uscire a testa alta da ogni cosa che faccio. A fine del mio impegno sarò libero di analizzare le situazioni e decidere”.

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