Lotito guarda i fatti: “Tifosi laziali fermati a Varsavia? Non si accusa la gente per il nulla”

All’uscita del Consiglio Federale tenutosi oggi a Roma, Claudio Lotito è stato intercettato da alcune emittenti radiofoniche (tra cui Radio Manà Manà Sport) e testate online (Lalaziosiamonoi).

Fonte: Fabio Tarantino
Fonte: Fabio Tarantino

Il patron biancoceleste si è espresso su vari argomenti…
DISORDINI IN POLONIA – I 149 tifosi laziali fermati in Polonia stanno facendo parecchio discutere. Ecco come la pensa il presidente Lotito: I fatti di Varsavia? Per prima cosa bisogna accertare le cose come siano accadute, altrimenti facciamo come le altre volte che accusiamo le persone per il nulla. Ieri avevamo delle notizie che riportavano un’aggressione avvenuta nell’albergo dove stavano i nostri tifosi. Ricordate tutti sicuramente come nella partita d’andata, non ci fu un comportamento esemplare dei tifosi polacchi. Poi se alcuni tifosi si siano attrezzati con mezzi di offesa questo lo apprendiamo dai giornali. Io non penso che si siano recati in Polonia con certi oggetti. Ieri stavano nell’albergo e sono stati aggrediti lì. Noi ci stiamo informando come società e stiamo al di fuori di questa situazione non avendo il controllo sul territorio dunque non siamo responsabili. Non conosciamo il tifoso della Lazio personalmente e non possiamo mettergli un carabiniere dietro per far sì che il suo comportamento sia all’insegna delle regole. Più che criticare, lanciare appelli e fare prevenzione non possiamo fare. Di certo sono situazioni che non fanno bene al calcio italiano”.
PRESTAZIONE DELLA SQUADRA A VARSAVIA – A Lotito la Lazio ammirata ieri contro il Legia è piaciuta: “Sicuramente ha dimostrato aggressività, spirito di gruppo, compattezza, ha dimostrato di meritare il risultato, significa che contrariamente a quello che avevate scritto voi è viva e che ha tanti elementi che hanno potenzialità per poter dimostrare che la Lazio ha fatto acquisti idonei. Ora contro il Napoli sarà una gara importante contro una squadra che sta facendo bene, vedremo i giocatori che avremo a disposizione“.
QUESTIONE D.S. – Le ultime voci arrivate a Roma parlano di un interessamento del neo-presidente interista Thohir nei confronti di Igli Tare. A questo proposito, Lotito nutre una grande stima per l’albanese: “Tare piace all’Inter? Non so se piace, io faccio un ragionamento di carattere tecnico-pratico. Con Tare c’è rapporto di stima e di grande affetto, è una persona che ho messo io nelle condizioni di svolgere quel ruolo quando lui faceva il giocatore. Ritengo che nella Lazio abbia tutto lo spazio per poter decidere, ci confrontiamo quotidianamente e non so se l’Inter possa essere appetibile. La Lazio per lui rappresenta la possibilità di poter ancora attuare delle sfide che possono trovare conferma in questo campionato ma soprattutto nel proseguio perché abbiamo messo in atto un progetto che troverà conferme di risultato a breve termine.Galliani alla Lazio? Bisogna vedere se lui sarebbe disposto a venire. Gli assetti in Lega? Io penso che la maggioranza che è stata confermata in Lega è stata confermata in base al numero dei votanti, la maggioranza è consistente e non credo che la politica del Milan, qualora dovessero cambiare i rappresentati, sarà difforme da quella che è la posizione attuale”.
PETKOVIC E LA PRESUNTA FIRMA CON LA SVIZZERA – Argomento-Petkovic, Lotito nicchia: Non mi ha comunicato nulla, sono abituato ad affrontare i problemi in forma ufficiale. I giornalisti svizzeri non sbagliano e sono precisi? Alcuni orologi non sono così, certi vanno troppo avanti… Io non so nulla di questa situazione, se il problema si presenterà vedremo. Il comportamento dell’allenatore fino ad ora è stato esemplare, noi l’abbiamo sostenuto anche quando la stampa era contro di lui. Ora il problema non c’è, più avanti se sarà necessario faremo la cosa migliore”.
HERNANES ANCORA IN BIANCOCELESTE? – L’ultima battuta del presidente biancoceleste è sul Profeta Hernanes, sempre al centro di intrecci di mercato nonostante lo scarso periodo di forma: In ogni giocatore ci sono alti e bassi, fare calcio a Roma è difficile. Voi legate sempre i problemi dello standard di condizione alla situazione contrattuale”.

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