Materazzi si sfoga: “Ibrahimovic insultava sempre i compagni, non sarà mai come Messi o Ronaldo. Il Pallone d’oro…”

Ibra insultava costantemente i suoi compagni di squadra quando era all’Inter. Secondo lui tutto è talmente facile da non arrivare mai ad ammettere i suoi sbagli. Quando un suo compagno era in difficoltà, lo massacrava anzichè aiutarlo.

Marco Materazzi fonte foto: Wikipedia - Steindy (talk) 23:54, 28 November 2009 (UTC)
Marco Materazzi fonte foto: Wikipedia – Steindy (talk) 23:54, 28 November 2009 (UTC)

E’ questo è il suo grandissimo difetto, perché una squadra è fatta da tanti giocatori, non solo da uno. Per questo motivo lui non arriverà mai a essere Messi o Cristiano Ronaldo”. Cassa così Zlatan Ibrahimovic l’ex Campione del Mondo Marco Materazzi. L’ex Inter e Perugia ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di France Football, parlando dell’attuale capitano della rappresentativa nazionale svedese: “Chi ha un carattere fragile certe cose le soffre. Ibrahimovic è uno di più grandi calciatori con cui abbia giocato, è anche un bravo ragazzo, ma quando scende in campo si trasforma. Quando non vince perde il controllo e questo influisce sul gruppo. Anche se ci ha fatto vincere tanto, devo ammettere che era insopportabile a volte. A Parma ci ha fatto vincere lo scudetto, ma ricordo ancora il suo atteggiamento nei giorni precedenti alla partita. Se continui a comportarti così, alla lunga, devi iniziare a farti delle domande, a chiederti per esempio perché non vincerai mai il Pallone d’oro. Questo è il suo grande punto debole.

Matrix però non risparmia neanche Benitez e Leonardo, due allenatori con i quali, eufemisticamente parlando, ha avuto non proprio un ottimo rapporto: Rafa non è il mio allenatore ideale, fossi un presidente di club non gli affiderei mai la mia squadra. Alla Pinetina è pieno di foto dei tecnici che hanno vinto con l’Inter… Herrera, Mancini, Mourinho. Benitez ha fatto togliere quelle che ritraevano Mourinho. Con quel gesto ha mostrato il suo carattere, quello di una persona debole. Da Leonardo, invece, mi sono sentito tradito. Gli avevo dato una grossa mano ad entrare nello spogliatoio dell’Inter, e lui lo sa.

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