Mazzarri: “Chi ha detto che dobbiamo arrivare terzi? Con la Lazio ottima partita. Domani abbiamo bisogno del pubblico”

L’allenatore del Napoli Walter Mazzarri ha parlato alla vigilia di Napoli-Atalanta.
Ecco quanto evidenziato da SoccerMagazine.it:

Fonte: Danilo Rossetti
In questi 2 giorni avete smaltito la delusione della sconfitta? Il gruppo è ancora unito?
Aldilà di sentirlo da noi che siamo di parte, secondo me basta guardare le partite per vedere che siamo una squadra unita, le partite poi si perdono si vincono ma contano le prestazioni. Con la Lazio abbiamo fatto una partita ottima, abbiamo fatto vedere che siamo più che uniti. Negli spogliatoi eravamo tutti affranti, cerchiamo già da domani di fare una grande partita sulla falsa riga di Roma. Dobbiamo essere più concentrate su alcuni aspetti. Ci sono momenti nella vita in cui va tutto storto, tipo l’arbitro che non ha visto un rigore su Pandev e un fuorigioco clamoroso fischiato a Cavani. Io ho visto un grande Napoli che ha messo sotto la Lazio soprattutto il primo tempo. Noi siamo carichi e vogliosi di fare bene contro l’Atalanta. Noi stiamo facendo un grande campionato in un momento di crisi di risultati. Rientra tutti nei parametri dell’estate, quest’annata va vista in generale. Abbiamo 7 finali più la finale di Coppa e cercheremo di fare bene. Sarà difficile trovare un gruppo così coeso.
Crede ancora nel terzo posto?
Io non ho mai parlato di terzo posto. Dal primo giorno dell’anno non ho mai parlato di terzo posto. Io sono uno serio, non so se riusciamo ad arrivare al terzo posto, so che cercheremo di vincere tutte le partite. Contro la Lazio avevamo 2 risultati su 3 ma abbiamo giocato per vincere.
Quanto ha inciso la serata di Londra sul cammino del Napoli?
Questo è il discorso di prima: io non lo posso sapere, a volte nella mente scattano dei meccanismi. Io sapevo da quest’estate quanto sarebbe incisa la Champions. La partita del Siena che sbagliammo all’andata ci ha fatto spendere tante energie, vincere in casa 2-0 fu una partita molto dispendiosa nel calcolo dell’annata. Quella era una partita che non potevamo sbagliare, era l’unica partita in cui mi sarei sentito di non aver raggiunto un obiettivo. Anche quello ha inciso molto nell’annata della squadra. Ricordo che molti giocatori non sono abituati a tali pressioni: quasi nessuno ha lottato per certi obiettivi. In più in certi ruoli, i nostri campioni, sono ancora giovani anagraficamente, questo nessuno lo dice: sono dati oggettivi, però certa parte di stampa non lo riconosce, così come non dice che gli episodi con la Lazio non hanno inciso.
La partita dell’Atalanta può far ripartire la squadra? Ti aspetti l’effetto San Paolo?
La partita con il Chievo fu da spartiacque, da li iniziò la serie delle 5 vittorie consecutive e ci fu l’aiuto del pubblico che capì il momento particolare, il pubblico ci diede una mano. Io vorrei che mercoledì tutti insieme, in una partita molto difficile, bisogna aiutare questi ragazzi dove ci va tutto storto. Perchè è facile cantare insieme o’surdato nammurato, invece, oggi lo cantano gli altri, questo ci dare stimolo per fare bene. Questo deve essere motivo di orgoglio, per quanto di buono fatto in passato.
Come imposterà la partita con l’Atalanta?
Noi sappiamo giocare solo in un modo. Contro l’Atalanta cercheremo di non farli giocare e stare alti, se saremo capaci di farlo e poi attaccheremo come sappiamo fare. Solo a Torino non abbiamo giocato bene, siamo stati un pò sotto tono. A parte quella partita e a Parma abbiamo sempre fatto il nostro gioco. Spiace per quella parte di stampa che non aspettava altro che il Napoli perdesse per criticare e fare il sorrisino in sala stampa all’Olimpico.
Dopo tutti questi impegni si pensava che la settimana tipo poteva giovare, invece, sono arrivate due sconfitte
Questa è un’annata di crescita. La squadra non è abituata a tutte queste pretese, ora non si capisce come è uscito che dobbiamo arrivare terzi quando nessuno l’ha mai detto. Avremmo pagato di meno se avessimo fatto una sola partita a settimana. Però quando tu arrivi da un ciclo del genere e le settimane tipo non ci sono mai state e comunque non c’è ancora il tempo per valutare il tempo di recupero, Prondelli non ha mai potuto fare un lavoro allenandosi dal martedì al sabato e in più si vedeva che i ragazzi avevano perso l’abitudine a certi tipi di allenamento.

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