Milan, due mesi di Destro: da grande colpo a flop?

Non sono passati neppure due mesi, 50 giorni per l’esattezza, dall’euforia dei tifosi del Milan che vedevano arrivare dalla Roma uno degli attaccanti italiani più interessanti dell’attuale panorama calcistico. Oggi invece Mattia Destro appare giorno dopo giorno lontano da un futuro prossimo al Milan; il giocatore è in prestito con un diritto di riscatto fissato a 16 milioni, ma il Milan sta già sondando Immobile, sognando di riformare la coppia gol del Torino con Alessio Cerci.

Fonte: Biser Todorov
Fonte: Biser Todorov

La parabola discendente di Mattia Destro assomiglia tanto, troppo, a quella di Fernando Torres, che male non sta facendo a Madrid, per potersi dire che la colpa sia tutta del giocatore. Destro appare sempre più attaccante d’area di rigore, non quel attaccante completo, funambolo e collante con il centrocampo come forse Galliani si augurava. Il giocatore appare più una copia più tecnica e meno fisica di Pazzini, senza però la stessa foga agonistica. Il giocatore si impegna, si sbatte, ma i suoi movimenti sono antitetici a quelli del Milan attuale, ossia una squadra che vive del talento solitario e anarchico di Menez, poco propenso a servire la punta ma intoccabile e indiscutibile in una squadra incapace di produrre un gioco corale di qualità. Desto invece è un attaccante che vuole essere servito in profondità, con una squadra che giochi per lui e gli fornisca tanti palloni. Cose che il Milan non è oggi in grado di garantire. Il suo bottino attuale è due gol in sette presenze, pochi palloni giocati, tanta solitudine e tanti 5 in pagella.

Il possibile sostituto potrebbe essere Ciro Immobile, sicuro partente dal Borussia Dortmund, ove ha già messo in vendita la casa, voglioso di tornare in madre patria. Il Milan vuole capire se possa arrivare al giocatore a una cifra inferiore a quella di Destro. L’arrivo di uno esclude quello dell’altro. Destro sembra sempre più prossimo all’addio, ma quello che lascia più perplessi è la scarsa lungimiranza di una società, incapace di dare all’allenatore i giocatori utili per la causa. Con Immobile e questo Milan, davvero cambierebbe qualcosa?

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