Milan, le dichiarazioni post-partita

Giornata speciale per il Milan ed i suoi tifosi, quest’oggi, durante la partita vinta per 2-1 contro il Novara: infatti era il giorno dei tanti addii, la fine di un ciclo.

Fonte: Danilo Rossetti

A fine gara hanno parlato Gattuso, Pippo Inzaghi (autore del gol vittoria), Zambrotta, Nocerino, Aquilani e, ovviamente, Adriano Galliani.
Gattuso rivela sulla sua scelta di lasciare il Milan: “Ho capito che era arrivato il momento, mi sentivo vuoto dentro. E’ brutto quando ti siedi in panchina e ti senti un ex. Allegri? Non dipende assolutamente dall’allenatore, è una scelta mia. Sicuramente continuerò a giocare. Galliani venerdì a mezzanotte mi ha chiamato, non ho dormito tutta la notte. Ritorno come Costacurta nel 2003? Ricordo quel giorno nel 2003, ma ho già preso una decisione. Tornerò sicuramente in futuro al Milan, questo è un arrivederci. Nel derby mi son sentito un ex giocatore. Quella sera sono tornato a casa e ho deciso senza parlare con nessuno. Se voglio continuare a fare il calciatore, devo andare via da qui. Anche in futuro, se non mi sentirò in condizione, rimetterò il contratto in mano a chi me lo farà firmare. Oggi ho parlato con delle persone che stanno entrando nei Glasgow Rangers. Il mio sogno è quello ma poi vediamo. A me non interessano i soldi. Voglio un qualcosa che mi emozioni e mi faccia sentire vivo.” Gattuso disponibile a lasciare la maglia numero 8 in futuro ad Antonio Nocerino, che dice: “Se Rino me lo chiede di prendere la 8 ci penso. Sono maglie importanti quelle di Gattuso, di Clarence e di Inzaghi e per come la vedo io sono maglie che vanno messe da parte per un po. Il 22? All’inizio non ci pensavo che fosse quella di Kakà e mi ha portato bene.” Sempre in tema di addii sono intervenuti anche Zambrotta: “E’ una giornata ricca di emozioni, che sono indescrivibili. Era l’ultima partita per alcuni di noi: gente che ha fatto la storia di questa squadra e del calcio internazionale. L’emozione ha preso il sopravvento per me e per altri. A parte le vittorie, che sono sempre belle, quando sei in una grande squadra devi sempre vincere. Dispiace lasciare questo bellissimo gruppo fatto di persone che conosco da molto tempo. Rino lo conosco da tanto. La vita, però, va avanti. Futuro? Non lo so ancora. Adesso mi godo questo fine campionato, vediamo un po’ quello che verrà fuori. Mia moglie sta aspettando un figlio, ora mi dedico a loro. Scudetto per l’anno prossimo? Il Milan parte per vincere il più possibile. L’anno scorso abbiamo vinto, ci riproveranno anche l’anno prossimo. Un ringraziamento e i saluti? A tutti i giocatori e alla squadra. Sono arrivato quattro anni fa. Ho rincontrato persone che già conoscevo, mi son sempre trovato alla grande. Dico grazie a tutti. Chi mi ha emozionato di più? Sicuramente Rino. Son voluto andare ad abbracciarlo. I tifosi? Era giusto defilarsi un po’ per festeggiare gli altri campioni. Mi fa piacere che venga ricorodato bene. Questo è quello che oggi ho percepito. Ringrazio tutti i tifosi rossoneri” e Pippo Inzaghi, autore dell’addio con gol decisivo: “Galliani chiamerà già da domattina? Adesso non so cosa pensare, anche oggi è successa un’altra cosa che non si capisce, quando mi ero fatto male a Torino pensavo di non riuscire più a giocare, poi è arrivata la giornata di oggi con la 300esima partita davanti ai miei tifosi e quel gol che è il mio marchio di fabbrica. Poi tutto quello che è successo… non mi rendo ancora conto, gli altri che lasciavano con me forse mi hanno salvato perché non so come avrei reagito se fossi stato da solo. L’amore dei tifosi? La mia lettera diceva proprio questo, c’è qualcosa di magico, speciale e tutto questo mi fa riflettere tantissimo, vedermi con un’altra maglia mi sembra strano, magari usato nel modo giusto potrei essere ancora utile ma adesso penso a questo giornata e alla mia famiglia, forse è bello lasciare così. Se avessi scritto la mia storia non avrei potuto scriverla meglio di così, più di questo non si può avere. Da un altro punto di vista c’è che non ho dolori e che sto bene però non so, certamente non so cosa pensare…E’ normale che io voglio giocare, so bene che ora non posso dare più di 20 minuti a partita, ma posso essere ancora utile, ma ora non voglio parlare di questo“.
Sul suo futuro è intervenuto anche Alberto Aquilani, dicendo: “Il mio futuro? Vediamo, c’è ancora una porta semi-aperta, vedremo che succede“.
Chiusura per l’Amministratore Delegato Adriano Galliani che visibilmente emozionato parla degli addii e del futuro: “Ci mancheranno tanto, sono giocatori straordinari, persone per bene, certo finisce un’epoca. Questo è un club che ama i propri giocatori e sono ricambiati. Lo dimostra l’immagine del pianto di uno come Van Bommel che è rimasto qui solo un anno e mezzo. Gattuso? Una scelta che va rispettata, ho cercato di convincerlo del contrario, vediamo comunque chissà… Al momento sembrerebbe che sia una decisione definitiva, ma c’è ancora il telefono, i sentimenti, i buoni rapporti. Magari faremo ancora un giro di telefonate, del doman non vi è certezza. La stagione del Milan? C’è l’alternanza ma il Milan è lì, è sempre lì, con Allegri abbiamo credo 20 punti più della seconda in due anni, ma oggi ho il cuore pieno di sensazioni particolari, non voglio parlare del campionato. Inzaghi? Pippo aveva molto dentro di suo, io e Berlusconi abbiamo cercato di dargli il massimo ma ha fatto tanto lui. Pippo è maniacale nella sua professione, gran parte del merito è suo. Il 31 agosto 2002? L’arrivo di Sandro Nesta. Senza Nesta non avremmo vinto la Champions meravigliosa di Manchester. Quella ha avuto un pizzico di gioia in più.
Seedorf e Flamini? Vediamo, adesso cominciano gli incontri, la politica era di aspettare la fine della stagione, incontreremo ciascuno di loro. La cena tra me, Allegri e Berlusconi? Io spero nascano altri due anni importanti, credo che sia una buona scelta quella su Allegri, in due anni nel cumulato dei punti siamo la prima squadra. L’estate del Milan? Sarà una bella estate”.

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