Milan, parla Bacca: “Cercherò di dare tutto per la squadra”

Oggi scenderà in campo per la prima partita con la maglia del Milan ma, in attesa di vedere il suo esordio con i rossoneri, Carlos Bacca ha parlato alla Gazzetta dello Sport di questa sua nuova esperienza per la quale ha rinunciato di giocare la Champions League con il Siviglia, squadra che ha trascinato alla vittoria dell’Europa League.

Fonte: Wikipedia Autore: Andresromero1989
Fonte: Wikipedia Autore: Andresromero1989

Bacca ha esordito dimostrandosi felice del progetto del Milan: “Giocherò sempre al massimo. Per me la serietà sul lavoro è fondamentale, del Milan mi ha conquistato l’ambizione del nuovo progetto. Il club vuole lottare per lo scudetto, tornare in Champions: mi piace molto questa voglia di vincere che hanno tutti, dal presidente in giù. Cercherò di dare tutto per aiutare la squadra a conseguire i suoi obiettivi. E poi il Milan è la seconda squadra che ha vinto più Coppe Campioni, è rispettata in tutto il mondo. Qui in Cina l’accoglienza è stata incredibile e l’affetto è smisurato. Questa squadra mi è sempre piaciuta, quando ero piccolo sulla tv colombiana si vedeva solo calcio italiano. Il mio mestiere è fare gol e io voglio segnare moltissimo con questa maglia, dare molta allegria ai tifosi. Mihajlovic? E’ esigente e perfezionista, cerca di correggere ogni piccolo errore. Mi sembra ambizioso, lavora con intensità. Soprattutto ama vincere e trasmette bene questa voglia“.

Dopo, spazio ad un paragone pesante ed alla sua famiglia : “Penso di assomigliare a Ronaldo il ‘brasileiro’. Se il Milan mi ha pagato così tanto significa che si fida: sono contento che l’abbia fatto, anche se è stato difficile anche per me e la mia famiglia lasciare Siviglia. Jackson Martinez? Siamo differenti, lui ha molto talento ed è bravo a fare gol. Io sono tecnico, rapido. E segno. Su internet ci sono tante sciocchezze sulla mia infanzia. C’è scritto che aiutavo mio padre a vendere il pesce e non è vero. Che mio nonno paterno aveva cambiato il nostro cognome, e non è vero. Però è vero che mi davo da fare per aiutare la mia famiglia e che il mio sogno era diventare un calciatore. Ed è vero che credo in Dio e prego molto ogni giorno“.

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