Milan, Thiago Silva: “E’ un piacere essere capitano, mi sento un leader. Tevez e Ganso da prendere”

Thiago Silva ha rilasciato un’intervista all’ANSA’, parlando della sua situazione e di quella del Milan.

Fonte immagine: Danilo Rossetti

Il 27 novembre per la prima volta è stato capitano del Milan. L’ultimo straniero a rivestire questo ruolo è stato Nils Liedholm nel ’61, è pronto a succedere ad Ambrosini?
Fino a poco tempo fa non avevo alcuna voglia di essere capitano, poi mi è capitato con il Brasile e ho cambiato idea. Quando Allegri me lo ha comunicato pensavo scherzasse, Pato e Antonini avevano più presenze con il Milan. Ora vorrei sempre quella fascia, mi sento leader. Davanti a me ci sono Ambrosini, Seedorf, Gattuso e Abbiati, vediamo cosa succede l’anno prossimo ma mi piacerebbe essere il primo capitano straniero del Milan dopo 50 anni. Quando metto la fascia cambio completamente. Antonini sa quanto urlo in campo, ma da capitano sono più tranquillo, so di dover essere un punto di riferimento”.

A fine contratto, nel 2016, avrà 32 anni, che farà?
È il miglior momento della mia carriera, nel 2016 voglio parlare con Galliani per rinnovare altri 5 anni. Vediamo cosa succederà ma voglio diventare la bandiera del Milan“.

Ha già segnato 2 gol in questa stagione, può giocare anche centravanti come dice Silvio Berlusconi?
Quando segno la mia partita cambia in meglio. Al Fluminense in tre anni ho realizzato 14 gol, questa è la mia terza stagione al Milan e sono a 5, per me è poco. Ora i compagni si fidano di più, quando vado avanti mi coprono per evitare i contropiede, quindi proverò a sfruttare ogni calcio d’angolo“.

Avete già subito 16 gol, mentre l’anno scorso il Milan ha vinto lo scudetto limitando i danni a quota 24. Perché?
Parlo di me. A Bologna non avremmo subito due gol se fossi stato più concentrato. In quella partita ho sbagliato tutto. Allegri vuole più concentrazione: spesso contro piccole squadre abbiamo meno attenzione di quando affrontiamo grandi come il Barcellona. Ma anche in questo campionato la difesa sarà la chiave: se non subiamo gol siamo certi di segnarne”.

Con Tevez sarebbe l’attacco più forte del mondo?
Già è fra i più forti, con lui lo sarebbe ancora di più. Tevez è un grandissimo, lo ha dimostrato in Brasile e in Europa, si integrerebbe bene con le nostre punte“.

E Ganso come lo vedrebbe al Milan?
Ha tecnica e eleganza uniche, di 5 palloni che tocca 4 li trasforma in assist: se lo prendiamo a gennaio facciamo la differenza anche in Champions League“.

Riuscirete quest’anno a superare gli ottavi di Champions?
La doppia sfida con il Barcellona ci ha dato fiducia. Anche se abbiamo perso, a San Siro abbiamo giocato ancora meglio che al Camp Nou. È stata decisiva la settimana di preparazione, con Allegri che ci spiegava come pressarli a uomo senza farci saltare. Ora c’è l’Arsenal, un’avversaria tosta, dovremo restare molto concentrati. Dopo aver conquistato lo scudetto, la Champions è il mio grande sogno, oltre al Mondiale”.

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