Napoli: arriva la bufala delle false lettere di De Laurentiis e Mazzarri

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Clima tutt’altro che disteso, a Napoli. Nonostante la prossima qualificazione in Champions League (ormai già matematica in virtù della sconfitta della Lazio nel posticipo), sembra che in casa azzurra sia presente qualche livore fra il presidente e l’allenatore, sul cui conto girano da tempo voci che lo vorrebberro lontano dalla città di Pulcinella.
L’ambiente giornalistico napoletano ha da poco fatto rendere nota una presunta comunicazione epistolare tenutasi recentemente fra gli stessi De Laurentiis e Mazzarri, che avrebbero discusso per via iscritta (procedura sicuramente insolita per due membri della stessa società) del futuro organigramma della squadra. Le due lettere (la prima di De Laurentiis, la seconda, di risposta, di Mazzarri) stanno già minando l’atmosfera partenopea e, soprattutto, i cuori dei tifosi che si stanno allarmando come non mai. Tuttavia, c’è ragione di credere che le suddette missive non rappresentino altro che una classica bufala giornalistica, divulgata al solo scopo di destabilizzare l’ambiente del Napoli, un club che, essendo tornato alla rivalsa dopo tanti anni, sembra cominciare a dare troppo fastidio.

Riportiamo comunque di seguito i due testi in questione, analizzandone a latere alcune particolarità.

De Laurentis a Mazzarri: “Sento molte storielle che la vorrebbero lontano da Napoli e francamente questa cosa non mi piace per niente. Speravo fossero solamente voci di mercato di natura giornalistica, ma i suoi imbarazzanti silenzi mi hanno fatto capire che qualcosa di vero c’è. La cosa mi dispiace molto perchè la considero il perno principale del Napoli presente e futuro, e non ho gradito che questa situazione sia venuta fuori e che il sottoscritto fosse stato l’ultimo a saperlo. A gennaio mi aveva chiesto Britos, ma ho preso Ruiz solo perchè con il Bologna non si poteva trattare. Se pensa ad un Napoli ridimensionato si sbaglia di grosso perchè sono un ambizioso di natura e fino ad ora con questa squadra ho centrato tutti gli obiettivi. Per la Champions ho già bloccato Inler e sto trattando Borja Valero, ma la mia politica dei piccoli passi non si tocca quindi non si aspetti nè Messi nè C.Ronaldo. Sicuramente venderò uno fra Hamsik, Lavezzi e Cavani, ma le garantisco che faremo una squadra ancor più forte e competitiva. Se vuole rimanere lo faccia e ci siederemo ad un tavolo per parlarne, ma se vuole andar via nessuno la trattiene perchè tutti sono utili ma nessuno è indispensabile. Lo striscione che capeggiava in Curva A docet.”

Mazzarri a De Laurentiis: “Caro presidente lei non è mai stato vicino nè a me nè alla squadra. Stiamo per entrare un Champions ed è ovvio che l’interesse della Roma e della Juve mi lusinga, ma da qui a dire che abbia firmato ce ne passa. Con gli Agnelli il contatto c’è ma mi sono promesso di parlarne dopo la fine del campionato. La Juve è una società ambiziosa, mi interessa non per soldi ma perchè hanno una società vicina alla squadra ed uno staff all’altezza. Io e la squadra ci sentiamo abbandonati da questa dirigenza, ci vorrebbe un uomo carismatico che faccia da tramite fra di noi. Inoltre non gradisco che lei quando si vince compare davanti alle tv mentre quando si perde si scaglia contro di me e questi ragazzi che stanno facendo qualcosa di straordinario. Napoli è una piazza grande, non grandissima perchè lei non vuole investire tanto. Non mi convince la vendita dei tre tenori perchè so bene che alla prima difficoltà sarò io a pagare e non oso pensare se becchiamo nel girone una big europea cosa succederà. La mia ambizione non deve bloccare il progetto Napoli, a rigurado vedo che state già cercando il mio sostituto in Italia. A Champions acquisita le chiederò di lasciarmi libero anche pagando di tasca mia perchè abbaimo vedute diverse sul futuro. Spero apprezzi la mia sincerità anche se il comportamento non le piacerà.”

Le due lettere tanto incriminate, che si stanno già spargendo a macchia d’olio sul web, presentano sin da subito delle stranezze: è infatti difficile ritenere che De Laurentiis e Mazzarri, entrambe persone navigate ed alquanto oculate, specie nell’ambito del proprio mestiere, parlino così apertamente di argomenti tanto delicati e specifici, facendo persino i nomi di possibili acquisti del Napoli, avvalendosi di un sistema di comunicazione facilmente intercettabile come quello epistolare; come se non bastasse, il linguaggio adoperato dai due interlocutori appare essere il medesimo, quando in più occasioni i diretti interessati hanno palesato proprietà lessicali completamente contrapposte.
I tifosi del Napoli si mettano pure il cuore in pace, dunque. Se Mazzarri dovesse un giorno andar via, non lo annuncerà di certo al proprio presidente con un volgare pezzo di carta.

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