Napoli-Cagliari 3-3: le pagelle degli azzurri. Harakiri Koulibaly, la nota positiva è De Guzman

Goal e spettacolo al San Paolo. Come ci si aspettava, Napoli e Cagliari danno origine ad una partita in cui gli attacchi la fanno da padrone ed a vincere sono solo le emozioni. La sfida tra Benitez e Zeman termina 3-3.

Partono subito forte i padroni di casa con la rete di Higuain. Inler bissa alla mezz’ora (rete fantastica con un sinistro dalla trequarti), facendo presagire una partita in discesa per Hamsik e compagni. Nulla di tutto questo. Ibarbo accorcia prima di andare negli spogliatoi. La ripresa è frenetica, con un ritmo pazzesco. Farias pareggia i conti sfruttando una dormita della difesa azzurra su calcio di punizione. De Guzman al 62′ illude il pubblico di casa; pochi minuti dopo infatti, arriva la doccia gelata firmata di nuovo Farias che fissa il risultato sul definitivo 3 a 3: ancora una volta l’attaccante cagliaritano sfrutta la scarsa applicazione della difesa partenopea.

Fonte: Giuseppe Romano
Fonte: Giuseppe Romano

PAGELLE NAPOLI

Rafael Cabral voto 4.5: la domenica napoletana si trasforma in un incubo quando Rafael si addormenta sulla punizione cagliaritana dopo la spizzata di Rossettini. Pareggio sardo e partita che si  complica. Una squadra che punta in alto non può annoverare tra le sue fila un portiere così discontinuo. Da rivedere.

Maggio 5: un passo indietro dopo le ultime prestazioni. Buono in fase propositiva (suo l’assist per il goal di De Guzman), meno in ripiegamento. Male la diagonale su Balzano che confeziona la marcatura di Ibarbo. Le solite disattenzioni sui tagli avversari. Altalenante, come il suo Napoli.

Koulibaly 4.5: la fotografia esatta di questo Napoli. Disputa un discreto primo tempo, crolla nella ripresa. Sbavatura sulla prima rete ospite e colpevole indiscusso sulla terza: cerca il tunnel su Ibarbo al limite dell’area e provoca il goal del definitivo pareggio. Fa Il bello e il cattivo tempo. Croce e delizia.

Henrique 5: non commette errori palesi ma affonda come tutta la linea difensiva. Lento nelle chiusure, rischia troppo in fase di impostazione. Forse non è un caso se il meglio del suo repertorio a Napoli l’ha manifestato sulla fascia; nel breve non ha il passo degli attaccanti avversari e si vede.

Ghoulam 5: il pomeriggio di Fuorigrotta era cominciato nel migliore dei modi quando Ghoulam si è travestito da Peyton Manning: la sua rimessa laterale, degna del navigato quarterback, manda Higuain in porta. Peccato che il pacchetto arretrato subisca troppo; Ibarbo, Cossu e Farias sono cattivi clienti, per lui e per gli altri.

Inler 6: trova il goal con un gran sinistro dalla distanza che infiamma il San Paolo e fa presagire un pomeriggio senza affanni; purtroppo non sarà così. Commette qualche errore in fase di impostazione e poco altro. Lascia il campo dopo un’ora. Resta comunque tra i pochi a salvarsi. (dal 63′ David Lopez 6: si guadagna la sufficienza presidiando il centrocampo con ordine)

Gargano 5.5: il solito, instancabile motorino. Recupera una marea di palloni, lotta su tutto il fronte della mediana. Giocare in questo modulo non è facile e lui cerca di far quel che può, mettendoci sempre il cuore. Peccato per qualche imprecisione di troppo durante la costruzione della manovra ma non gli si può chiedere anche questo.

De Guzman 6.5 (il migliore): il calciatore giramondo è in crescita. Dopo la tripletta in Europa League, sigla la sua seconda rete in campionato, di testa, con un bell’inserimento in area di rigore. L’olandese volante si muove molto partendo dal centro e scambiandosi spesso con Hamsik. Finalmente si rende utile alla causa. Il Napoli ne ha bisogno e adesso sta rispondendo “presente”. (dal minuto 82 Britos: s.v.)

Hamsik 5: dov’è finito Marek? il capitano del Napoli sembra aver perso la verve che lo contraddistingueva nelle annate precedenti. Trotterella sulla sinistra, spaesato, in una posizione che forse non sente sua. Quando si mette dietro la punta tocca qualche pallone in più ma senza incidere. Si divora una facile occasione. Fantasma.

Callejon 5: la convocazione con la Roja deve averlo svuotato. Mostra qualcosa nella prima frazione, ma non combina nient’altro. Nella giornata odierna, un suo guizzo avrebbe fatto comodo. Mancano gli spunti. Non è la sua partita. Scarico.

Higuain 6.5: come spesso succede, la sua stella brilla più di quella altrui. Timbra il cartellino in avvio mandando in visibilio il San Paolo. Le azioni offensive azzurre passano dai suoi piedi. Delizia il pubblico con la sua tecnica e non disdegna il ripiegamento difensivo. Attacca e difende. Non può fare sempre tutto da solo.

All. Benitez 5.5: la tanto agognata continuità che gli azzurri cercano non è stata ancora trovata. La squadra ripropone i difetti di qualche settimana fa. Quando attacca è uno spettacolo per gli occhi, ma la difesa richiama il circo degli orrori che tanto successo sta avendo nella città partenopea. Lo spagnolo dovrà continuare a lavorare sulla fase difensiva e sull’aspetto psicologico dei suoi uomini: tali disattenzioni si manifestano spesso e volentieri contro le piccole. Una coincidenza? difficile.

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