Napoli corsaro, prima colpisce poi si rilassa: gli azzurri battono il Catania 4-2. Notte fonda per gli etnei
Un Napoli rivoluzionato centra un importante successo in trasferta, contro il Catania. I partenopei battono i rossazzurri per 2-4. Reti di Zapata (2), Callejon e Henrique. Per i siciliani, inutili i goal di Monzon e Gyomber.
Pronti-via Insigne va subito vicino al vantaggio con un sinistro in area; Andujar bravo a respingere con i piedi. Dieci minuti più tardi è il vivace Keko ad avere la palla del vantaggio. Reina replica l’uscita sconsiderata della settimana scorsa, ma Keko non ne approfitta sparando su Fernandez. Al quarto d’ora, gli ospiti passano. Hamsik serve Callejon che mette al centro: Zapata a due passi dalla linea di porta non può sbagliare. Il Catania reagisce e al 21′ sfiora il pareggio ancora con Keko: lo spagnolo rientra sul sinistro e colpisce la traversa con Reina pietrificato. Sulla ribattuta, Peruzzi di testa non riesce ad imprimere la forza necessaria per colpire. Poco dopo, gli azzurri però raddoppiano. Trivela splendida di Insigne per Callejon, Andujar esce ma la sfera sbatte su Legrottaglie: per Callejon è un gioco da ragazzi realizzare a porta vuota.
Gli etnei non si abbattono, anzi, continuano a creare grattacapi. Barrientos scheggia la traversa di sinistro su assist dell’ispirato Lodi. La compagine di Maran fa la partita, ma gli ospiti dilagano. Al 40′ Henrique dialoga con Hamsik e quasi dalla linea di fondo fa partire un destro perfetto che si infila nel sette opposto. Un goal da cineteca, anche se non si capisce quanto abbia cercato il tiro o il cross. Nel finale della prima frazione Zapata cala il poker; in contropiede Callejon lo innesca, firmando il suo secondo assist in altrettante reti del colombiano, e Duvan non si fa pregare trafiggendo Andujar per la seconda volta.
Maran inserisce Petkovic e Plasil per Rinaudo e Legrottaglie, ridisegnando l’undici inziale. Si gioca la ripresa in un clima surreale. Lo stadio è silenzioso e attonito. Buon avvio del Catania che sfiora la rete con l’indiavolato Keko, rimedia Reina reattivo in uscita. Poco dopo i siciliani accorciano le distanze con Monzon, lesto a ribattere in rete la respinta corta di Reina su tiro di Plasil; il ceco era stato liberato da Lodi con uno schema su punizione. Il Catania insiste e l’estremo difensore azzurro è costretto agli straordinari su Plasil. Nonostante il notevole svantaggio, gli etnei sfoderano una prova di cuore ed orgoglio, cercando fino all’ultimo di impensierire l’avversario. Il Napoli non blinda la difesa e barcolla fino all’ultimo. Al 75′ Gyomber firma la sua prima rete in Serie A, svettando più alto di tutti su angolo di Lodi. Il 2-4 dei padroni di casa spaventa sia i tifosi che Benitez, piuttosto nervoso in panchina. Intanto l’eroe del match, Duvan Zapata, lascia il campo per crampi. Al suo posto entra Higuain che va vicino al goal nel finale con una gran serpentina. Il match quindi va verso la conclusione, col Catania che cerca in tutti i modi di salvare la faccia. Allo scadere, Lodi potrebbe corroborare la buona prestazione con la marcatura personale, ma prima la sua scarsa capacità nel colpo di testa e poi la reattività di Reina gli negano la gioia.
Finisce 2-4 al Massimino. Gli azzurri tornano alla vittoria dopo lo stop casalingo contro la Fiorentina. La vittoria del Milan al Franchi inoltre, relega nuovamente i viola a 10 punti di distanza dal terzo posto. Notte fonda invece per il Catania. Gli etnei sono ancora il fanalino di coda con soli venti punti.