Napoli-Milan, la conferenza pre partita di Seedorf

Seedorf
Seedorf Fonte: mi chiel (flickr.com)
Balotelli, il Napoli e la Champions. Un Clarence Seedorf a tutto tondo, o quasi, quello che interviene in conferenza stampa per presentare la sfida tra rossoneri e partenopei in programma al San Paolo questo fine settimana. Nonostante la trasferta in Campania sia ad un passo, c’è chi prova a chiedere della partita di Champions contro l’Atletico Madrid: “Dell’Atletico non parlo, la testa è sul Napoli. Quella con i partenopei non sarà una partita particolare né un test: prima di fare un esame servono tante ore di studio e noi ne abbiamo avute poche . Gli esami arriveranno più avanti. Il tempo farà sì che costruiremo tutto quello che stiamo cercando di costruire. È un buon momento per vedere a che punto siamo e faremo di tutto per cercare di vincere, questa sarà sempre e ovunque la nostra mentalità”.
Napoli è la città di Raffaella Fico, ex compagna dell’attaccante rossonero che da poco ha ufficialmente riconosciuto la paternità della figlia: “Sono cose personali, si discutono in privato. Per voi giornalisti non è una settimana qualsiasi, ma lasciamo stare Balotelli. Mario si è allenato come tutti gli altri in maniera importante. La squadra ha fatto una buona settimana. Tutte le tifoserie in Italia rispettano il calciatore Mario Balotelli: quando uno viene preso di mira è perché si crede che possa fare la differenza. L’ho visto giocare in tanti ambienti caldi e ogni volta cresce, tante volte ha fatto la differenza. Abbiamo parlato di come affrontare la partita tatticamente e tecnicamente, e credo sia pronto ad affrontarla”.

Dopo una domanda sul rapporto con Berlusconi, alla quale il tecnico risponde con un: “Ci siamo sentiti ed abbiamo parlato di tante altre cose e non solo del gioco del Milan”, la conferenza si chiude con un aneddoto. Il tecnico rossonero, infatti, ha scelto una stanza diversa dalla 5 di Milanello, quella, per intenderci, utilizzata dagli ex allenatori del Milan, compreso Carlo Ancelotti che raccontava di sentirsi tirare il piede durante la notte dai fantasmi dei suoi predecessori: “Io ho risolto il problema, ho cambiato stanza, d’altronde in quella c’erano solo fantasmi pesanti”.

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