Il Napoli si rialza a Marassi. Battuto il Genoa 2 a 1

Nella domenica in cui l’Italia ritrova il calcio ed il suo campionato, a Marassi va in scena il derby dell’amicizia.

Fonte: Twitter (@sscnapoli)
Fonte: Twitter (@sscnapoli)

Si affrontano, infatti, Genoa e Napoli, due squadre con obiettivi ed aspettative decisamente differenti ma accomunate da un forte gemellaggio tra le tifoserie che diffonde, nella domenica genovese, una piacevole aria di festa. Il Napoli, fresco, anzi freddo, della cocente eliminazione ai preliminari di Champions contro il Bilbao, ha molto da dimostrare a se stesso e ad una tifoseria sempre più delusa dalla società e dalla mancata campagna acquisti di questa estate. Benitez, rispetto al preliminare, riporta Inler in mediana al posto di Gargano, da fiducia ad Insigne sull’esterno sinistro e schiera Zuniga per la prima volta dopo l’infortunio. Il Genoa di Gasperini ritrova il campionato con tanta voglia di fare bene e con qualche novità come il cileno Pinilla al centro dell’attacco, restando in attesa di Alessandro Matri. Nonostante un clima della vigilia non certo disteso in casa Napoli, il tasso tecnico degli azzurri è decisamente superiore rispetto a quello del Genoa ed ai ragazzi di Benitez bastano solo due minuti per dimostrarlo. Insigne imposta sulla trequarti di competenza servendo in sovrapposizione Higuain, l’argentino crossa di prima dall’altra parte dell’area dove Callejon si esibisce in quella che sembra essere diventata la sua arma segreta. Tiro al volo di destro ad incrocio e Perin è battuto; il Napoli è subito in vantaggio. I partenopei sono padroni del campo anche dopo il gol e sembrano non concedere respiro ai padroni di casa. Al Genoa servono venti minuti per prendere le misure ed affacciarsi nell’area ospite con una doppia occasione in pochi minuti firmata proprio dal nuovo arrivato Pinilla; ma suoi due colpi di testa non sortiscono alcun effetto per il risultato. Il cileno sembra, però, aver affinato l’arte aerea e ci riprova al 26° sotto misura trovando, ancora una volta, un preparatissimo Rafael a negargli la gioia del gol. Ora la gara è equilibrata mantenendo un buon ritmo di gioco ed occasioni da entrambi i lati. Al 39° Pinilla ci prova per la quarta volta di testa e questa volta Rafael non riesce ad opporsi. Il cross di Marchese dalla sinistra è pennellato e mette a nudo tutti i limiti difensivi del Napoli. Pinilla stacca, infatti, imperioso tra Albiol e Koulibaly e realizza il bellissimo gol del pareggio. Tutto riequilibrato prima del riposo. Il ritmo ad inizio ripresa è immutato ed al 6° Higuain è alle prese con un rimbalzo in area in mezzo a quattro uomini. La mette a terra, la controlla e prova un tiro che finisce di poco alto sulla traversa. Il Genoa, però, non demorde e mantiene un ritmo altissimo costringendo anche gli ospiti e seguire il registro. Al 18° ci prova Jorginho dalla distanza ma il pallone sorvola la traversa. Subito dopo Benitez tira fuori uno stanchissimo Callejon inserendo Dries Mertens e dando inizio alla girandola delle sostituzioni. Risponde immediatamente Gasperini con l’ingresso di Falque per lo stremato Perotti. Al 28° esce uno spento Hamsik per dare spazio al neo acquisto De Guzman con Gasperini che tira fuori Kucka per il giovane Ragusa. La partita sembra attraversare un lungo periodo di stasi dovuto anche alla stanchezza e dopo un primo tempo di grande intensità. Al 32° il neo-entrato Ragusa cade in area dopo un contatto con Inler e reclama un rigore che, giustamente, l’arbitro gli nega. Al 37° il Napoli ha una grande occasione per passare in vantaggio.  Jorginho trova un corridoio perfetto per Insigne mettendolo solo davanti a Perin; il napoletano pecca, però, di poca freddezza e si lascia ipnotizzare dal giovane portiere rossoblù che respinge il suo tiro impreciso e manda in fumo la migliore occasione azzurra della ripresa.  Al 45° il Napoli è ancora una volta vicino al gol con Mertens che chiude in diagonale un’azione manovrata dall’attacco azzurro ma Perin riesce a deviare in angolo sventando il pericolo. Il Napoli si fà feroce nel finale e torna vicino al gol al 49* con Higuain che dopo la respinta di Perin sul tiro di Mertens, prova ad indirizzare in rete. La palla cammina, però, incredibilmente sulla linea e non viola una porta che, negli ultimi minuti sembra stregata. Ma il Napoli di stasera è destinato a spezzare l’incantesimo e per farlo ha bisogno del suo nuovo acquisto olandese. E’ De Guzman, infatti, un minuto più tardi ed a pochi secondi dal fischio finale, a far esplodere il settore ospite approfittando di un’incertezza di Perin e regalando al Napoli la prima vittoria della stagione. Il Genoa di stasera non ha demeritato e forse mal digerisce una sconfitta maturata all’ultimo secondo. Gasperini non ha, però, nulla da rimproverare ai suoi ragazzi che hanno imposto per tutta la partita un altissimo ritmo al Napoli mettendo a nudo tutte le imperfezioni degli azzurri. Il Napoli di Benitez, dal proprio canto, ha dalla sua la ragione della vittoria e dei primi punti pesanti della stagione. Sarebbe miope, però, non denotare tutte le difficoltà dei partenopei in fase difensiva ed in particolare nel gioco aereo dove il solo Pinilla ha praticamente annullato Albiol e Koulibaly. Resta il punto interrogativo Hamsik che sembra ingigantirsi ad ogni partita. Benitez non riesce a trovare, nel suo gioco, la dimensione giusta per lo slovacco ed allo stesso tempo non vuole privare la squadra del suo capitano. Ma quanto tornerà utile agli azzurri un Hamsik a mezzo servizio? A Benitez l’ardua sentenza.

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