Nazionale, De Rossi ottimista: “Possiamo vincere o arrivare fino in fondo”

Daniele De Rossi è intervenuto in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale a Coverciano. Queste le dichiarazioni del centrocampista della Roma:

Daniele De Rossi Fonte immagine: Tommaso Naccari
Daniele De Rossi Fonte immagine: Tommaso Naccari

L’infortunio di Montolivo?
“Oggi è un giorno triste. Nel mondo del calcio non c’è cosa più brutta di un infortunio, soprattutto alla vigilia di una competizione che aspetti per tanti anni. E’ una brutta giornata, potremmo perdere qualche compagno per le scelte del mister ma perdere uno come Montolivo, uno dei vecchi, degli storici, uno di quelli che ha partecipato a tutte le competizioni da quando sono qui, fa veramente male. Riccardo è un ragazzo sempre positivo e corretto, dispiace ancora di più”.

Riesci ad essere ottimista?
Sono ottimista a prescindere dalla partita di ieri: sapevo che avrebbe dato delle indicazioni, ma non delle conferme, se non quella che potevamo essere un po’ in difficoltà dal punto di vista fisico perché abbiamo lavorato tanto in questi giorni. Abbiamo onorato e rispettato la partita con l’Irlanda, ma non è questo il nostro obiettivo principale”.

Sul ritorno di Cassano:

“Cassano porta qualità, mette al servizio della squadra il suo estro, anche la sua personalità. Comincia ad avere 32 anni, quindi deve a tutti i costi, al di là delle giocate, mettere qualcosa di più e credo lo stia facendo. Il suo ruolo da leader nel Parma può essere un aiuto per lui e di conseguenza per noi. Il fatto che sia stato fuori dalla Nazionale per parecchio non si è sentito per niente”.

Possibile il tuo impiego in difesa?
“Rispondo come ho sempre fatto, anche se sembrerò monotono. Non ho mai avuto problemi, ci sono ruoli che prediligo e alcuni che faccio fatica a interpretare, ma si parla sempre di quei 2-3 ruoli per me. Ho dimostrato di poterli fare tutti e credo di averlo dimostrato in competizioni importanti, non in amichevoli. Ho giocato in difesa e a centrocampo all’Europeo, davanti alla difesa in campionato e ai Mondiali… Sono a disposizione (qualora dovessi giocare, naturalmente) per qualsiasi ruolo che mi verrà assegnato”.

Sul compagno di squadra Benatia:
Non parlero’ della Roma in questo periodo. Il campionato è finito e penso solo al Mondiale. Anche io lo scorso anno sono stato disturbato dal mercato. La cosa importante è che ieri Sabatini ha parlato del Benatia uomo, calciatore, professionista, della sua voglia che ha sempre messo in campo nella Roma. Non so come finirà, ma, se dovesse rimanere alla Roma, nessun tifoso lo guardi con gli occhi storti, perché ha dato, oltre a quello che si è visto in campo, più di noi romani dal punto di vista umano. C’e’ solo da imparare da uno come lui a livello di intensita’, impegno e collaborazione in campo e nello spogliatoio”.

Su Verratti e Darmian:
“Hanno fatto una bella partita ed è evidente. Verratti, come Cassano, ha sempre dimostrato personalità da quando aveva vent’anni. È quasi un bambino, ma è già un giocatore di calcio. Il fatto che faccia la Champions da tre anni, è un vantaggio per lui e per noi. Darmian, un po’ come De Sciglio, ha dato l’impressione di essere subito pronto per giocare in Nazionale”.

Su Chiellini:
Nessuna invidia per Chiellini, anzi sono contento che lui sia qui. Sarebbe stato assurdo non portarlo ai Mondiali per quel gesto. Normalmente in casi del genere si possono creare interpretazioni e strumentalizzazioni, perché non è molto chiaro giudicare un atto violento piuttosto di un altro. Quando sono stato punito io, credo che fosse giusto per il codice etico. Ma un giocatore non può perdere un Mondiale per un gesto come quello di Chiellini. Sono contento che sia qui”.

Sul rinnovo di Garcia:
“Sono contento, credo che sappiate che qualunque romanista debba essere contento di questo rinnovo. Ero sicuro che sarebbe rimasto perché gliel’avevo chiesto e mi aveva detto di si. Non credo che mi avrebbe mentito”.

Dove può arrivare questa Nazionale?
Colloco l’Italia tra le squadre che possono vincere il Mondiale o arrivare fino in fondo. L’Italia è maestra quando arrivano queste manifestazioni: se non si parte per provare a vincere diventa anche difficile farlo. Anche in Sudafrica partivo fiducioso, poi il campo parla chiaro e dimostra quello che vali. Forse in Sudafrica valevamo quello, o, se non quello, poco di più. Questo è un gruppo che si sta unendo sempre di più e l’infortunio di Montolivo, pur essendo una grande tegola, potrebbe unirci ancora di più”.

L’ambiente intorno all’Italia:
Non ricordo Europei o Mondiali dove siamo partiti tra ali di folla entusiaste non solo per noi, ma per il calcio italiano. Non c’è quel l’entusiasmo che hanno in Brasile, ma si creerà perché è sempre stato così e perché sono sicuro che questa è una Nazionale che, nonostante abbia diviso per le convocazioni ed il codice etico, è indiscutibile”.

Su Aquilani:
È un giocatore di qualità, come Montolivo, che ha calcio, inserimento e visione di gioco. Merita il Mondiale, come se lo meritano tutti gli altri, a prescindere dall’infortunio di Montolivo”.

Come definiresti questa Nazionale?
 “Potrebbe essere la Nazionale della qualità, perché ci sono tanti giocatori di palleggio. Il calcio che abbiamo espresso in questa gestione ha sempre sfruttato questi giocatori. Abbiamo lavorato tanto sul piano fisico ed è stato stimolante per noi, a maggior ragione se un domani vorrai fare l’allenatore. Questa preparazione non sarà stata fatta invano”.

Il debutto con l’Inghilterra:
 “Sicuramente ci attenderà una partita diversa da tutte le altre della nostra carriera: giocheremo in condizioni climatiche disastrose e troveremo una squadra di qualità ed esperienza. Sarà sottile il vantaggio che ci possiamo prendere per il discorso climatico. L’Inghilterra ci ha messo in difficoltà anche due anni fa, quando all’Europeo abbiamo vinto solo ai rigori”.

Come hai trovato Prandelli?
 “Lo vedo abbastanza simile a due anni fa. Non ha mai stravolto il suo credo calcistico e credo che questo sia un bene, perché è uno dei migliori allenatori che abbia avuto. È una persona mai sopra le righe, serena, tranquilla, diverso da altri allenatori”.

Infine, sulla lista dei 23:
Spero che non si faccia condizionare per qualsiasi giocatore. Spero che faccia della valutazioni in base per quello che sia il meglio della squadra. Si gioca tanto anche lui, non credo che si voglia rovinare con le sue mani per scegliere in base alle simpatie”.

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