Palermo, parla Zamparini: “Vogliamo ricominciare un ciclo più giovane ed efficente”

Ad un’anno di distanza dalla sua ultima comparsa a Palermo, il vulcanico presidente rosanero Maurizio Zamparini è tornato a parlare nel capoluogo siciliano in una conferenza stampa convocata allo stadio “Renzo Barbera”. Zamparini, ha presentato la nuova “squadra” alla guida di un Palermo tornato in A dopo un’anno di purgatorio dove hanno trovato conferma soltanto Dario Baccin, responsabile del settore giovanile che nell’ultima stagione ha ben figurato, ed Angelo Baiguera, braccio destro di Zamparini ed elemento imprescendibile per il patron rosanero. Le novità presentate sono state due: Franco Ceravolo, che prenderà il posto di Perinetti, ma la vera “new entry” è stata Andrea Cardinaletti, ex presidente del Credito Sportivo che ricoprirà il ruolo di amministratore delegato.

Fonte: www.rosanerohome.it (wikipedia.org)
Fonte: www.rosanerohome.it (wikipedia.org)

Zamparini, ha esordito parlando del nuovo corso che vuole dare al Palermo: “Non ci vediamo da un po’ di tempo perché non sono venuto neanche per festeggiare la Serie A, visto che avevo festeggiato già qualche domenica prima. Siamo qui per ribadire la ferma volontà di ricominciare un ciclo più giovane ed efficiente. Abbiamo preso una decisione a proposito di un nuovo amministratore delegato: sarà l’ex presidente del credito sportivo Andrea Cardinaletti, uno con un’esperienza di altissimo livello nella buona gestione delle società. Cardinaletti lavorerà per presentare alla stampa e alle banche i nostri progetti, perché il Palermo qualche anno fa aveva diversi milioni di fido e adesso ne ha zero, come tutte le squadre italiane. Se l’abbiamo portato a Palermo è perché vogliamo migliorare la società. Vogliamo fare del Palermo una società che sia l’esempio di una gestione ordinata, che possa salire e fare benissimo. Abbiamo sempre affiancato a Ceravolo il direttore del settore giovanile che è ottimo. Se le cose vanno bene vuol dire che il capo fa bene e per questo abbiamo riconfermato Baccin. Abbiamo riconfermato anche altri giovani che ha portato Patricio e confermati da Baiguera. È uno svecchiamento della società, con persone che devono portare freschezza ed efficienza. L’ultimo elemento che rimane da svecchiare è il sottoscritto“.

 Dopo gli aspetti societari, il presidente si è addentrato sugli aspetti calcistici, parlando della nuova stagione che i rosanero si preparano ad affrontare e, sopratutto, del mercato: “Con Iachini vogliamo fare in piccolo quello che ha fatto l’Atletico Madrid. È la nuova linea che deve prendere il calcio e l’esempio lo abbiamo visto anche ai Mondiali, in cui certe grandi come l’Italia e la Spagna hanno sofferto atleticamente e sono uscite. Quando parlo dell’Atletico Madrid mi riferisco allo spirito. Abbiamo dato 14 punti alla seconda in Serie B, non succede tutti i giorni e se fosse stato in panchina Iachini dall’inizio sarebbero stati anche di più. Il mercato è bloccato, quindi avremo poche notizie da questo punto di vista. Il fatto è che ci sono regole assurde che non rispecchiano il momento del paese. Oggi ci sono delle fidejussioni per gli acquisti da fare che oggi le banche non concedono più. Le banche non le fanno più, ma è un discorso europeo. Io ho detto già che 3-4 cose importanti le faremo, anche se avevo detto che non volevo tirare più fuori un euro, invece come al solito farò il presidente cretino e spenderò qualche quattrino. 3-4 operazioni che possono arrivare? Nomi non ne faccio neanche sotto tortura, spero che possano arrivare prima del ritiro, ma è molto difficile perché ora i giocatori costano il 30-40% in più. Il nostro direttore sta lavorando su 15 nomi, vedremo chi potrà arrivare“.

Continuando, Zamparini ha parlato del momento che vive il calcio italiano, soffermandosi sull’ipotesi delle squadre “B”: Le squadre B? Il calcio italiano dovrebbe imitare il calcio spagnolo, dove le squadre B giocano dei campionati veri e se servono possono venire a giocare da noi. Se noi avessimo la Triestina o un’altra squadra giocheremmo in un campionato importante coi nostri giovani e quando sono in forma o ci servono li prenderemmo per farli giocare da noi. Il futuro italiano sarà fatto di giovani stranieri? Purtroppo tutto il giornalismo sbaglia quando fa certe analisi. Sono uscite tante squadre, come Spagna e Inghilterra. Se parliamo della sconfitta di oggi come un fallimento del nostro movimento e della vittoria di 8 anni fa come un trionfo vuol dire fare demagogia. Sembra sempre che il vivaio non ci sia più per colpa delle squadre, quando oggi i ragazzi che praticano calcio sono pochissimi perché stanno a giocare con i videogiochi. In tutti i paesi chi viene a vivere qui può giocare in nazionale, mentre solo in Italia, per colpa della Bossi-Fini, nessuno diventa italiano. Ci arrivano migliaia e migliaia di persone dall’Africa e nessuno può giocare in nazionale. Se ci dicono che dobbiamo mettere in squadra 5 giovani per forza, significa che facciamo squadrette da ridere, perché di Verre e Belotti ce ne sono pochissimi. In Sicilia ci sono 5 milioni di abitanti, 4 in più della Croazia che sforna talenti. Io vorrei che ci fossero nelle giovanili solo siciliani, e anzi, io sono dispiaciuto che in prima squadra non ci siano palermitani.”

Infine, Zamparini ha dedicato qualche parola per i nuovi abbonamenti e a possibili ingressi societari: Abbiamo lavorato tantissimo sul centro sportivo, Cardinaletti starà sempre qui a Palermo sempre quindi potrà controllare come vanno le cose. A ottobre speriamo di far partire i lavori e vorremmo fare anche lo stadio, non so se il comune lo vuole altrettanto. La campagna abbonamenti? E’ uguale agli altri club come prezzi, se i tifosi amano il Palermo si abboneranno. La pista araba per la proprietà continua? Beh, siamo stati in Libano come sapete. Non dico altro.”

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