Pallotta: “Il vecchio acronimo ASR tolto perché la gente non sapeva cosa fosse”

Il presidente della Roma, James Pallotta, ha rilasciato una lunga intervista al sito internet Boston.com destinata a far discutere non poco i supporters giallorossi.

Fonte: Flickr.com (Autore: Corscri Daje Tutti!)
Fonte: Flickr.com (Autore: Corscri Daje Tutti!)

Infatti, il tycoon di Boston ha toccato numerosi temi ed in particolare quello del nuovo stemma dell’A.S. Roma che aveva mandato su tutte le furie la parte più intransigente – ma non solo – della tifoseria. Il nuovo logo della Roma, oltre a ridisegnare la storica lupa, ha anche tolto le lettere A.S. davanti alla parola Roma al fine di rendere, secondo i suoi ideatori, il nuovo marchio più riconoscibile (sopratutto all’estero) poichè identificato direttamente con la città. In sostanza, una operazione di marketing che da più di un mese fa discutere i tifosi, sia sul web che nelle radio. Queste le dichiarazioni sull’argomento di Pallotta al portale Boston.com: “Non è semplicemente ‘ok vogliamo cambiare il logo’. E’ proprietà intellettuale. Quante squadre a Roma hanno la sigla ASR? La squadra di nuoto? Il team di equipaggio? E’ ASR, noi non possediamo tutto ciò. Costruendo il brand molta gente non sapeva cosa fosse ‘AS’. Molti mi chiedevano: “Hei, come va l’AC Roma?”. E questo mi uccide più di ogni altra cosa. Quante persone vivono a Roma? Quattro milioni, qualcosa del genere? Io ne prendo 21 (le mail di protesta ricevute dall’associazione MyRoma, ndr) vanno bene. Nessuno capisce cosa significa AS e, alla fine, è una squadra di calcio a Roma. Roma è piuttosto semplice, a tutte le età”. 

 

Come era prevedibile, non si è fatta attendere la risposta dei tifosi, sopratutto sui social network: “Egregio Presidente Pallotta, probabilmente non leggera’ mai questo messaggio, volevo però ricordarle, che visto che le piace tanto riempirsi la bocca con l’essere il custode di una tradizione secolare, le ricordo che l’Associazione Sportiva Roma ha sempre avuto l’acronimo ASR sulla maglia, tranne per un periodo in cui era in causa col comune di Roma. Sappia pure che 8000 persone hanno già sottoscritto una petizione on line in difesa del vecchio stemma e che nel passato sono state raccolte più di 11000 firme per riappropiarci della nostra storia. Non sia borioso, non si atteggi a star americana, se ci chiamano Ac Roma in America, il problema e’ solo della sua patria, dove un hot dog e un coro cantato a comando dallo speaker, sono più importanti di storia e tradizione. Non si impuntì, e’ un consiglio, il romano e’ testardo e sulla propria tradizione non molla un c***o. Distanti saluti, come la distanza che state creando.”

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