Parma, parla Carmignani: “Contro l’Inter si può vincere”

Il campionato del Parma è sicuramente una delle sorprese di questa stagione.

Fonte: violachannel.tv
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La squadra di Donadoni arriva allo sprint finale in piena lotta per un posto in Europa League, a tal proposito determinante sarà lo scontro di sabato prossimo contro l’Inter di Mazzarri. Sulla questione è intervenuto Pietro Carmignani, ex vice allenatore del club emiliano, che a SportParma.com ha dichiarato: “Il pareggio è giusto, nel primo tempo il Parma ha dominato nell’organizzazione del gioco, sono mancati gli spunti offensivi, l’assenza di Cassano si è fatta sentire. E’ mancata un po’ di convinzione in attacco; l’assenza di Amauri in questo senso è stata determinante. Il gol del Bologna? Nasce da un errore difensivo, da una marcatura molle di Paletta e non solo. A parte questo aspetto, mi preme sottolineare il grande gesto tecnico di Palladino sul gol dell’1-1. Tatticamente Donadoni contava molto sugli inserimenti dei centrocampisti. Il Parma mi è piaciuto, ma fino al limite dell’area. Cassano e Parolo sono due assenze pesanti, perché hanno caratteristiche importanti. Tecnica, inventiva e inserimenti. Parma-Inter? E’ uno scontro diretto per l’Europa League, può uscire fuori di tutto. Con un pareggio le inseguitrici potrebbero trarne un grosso vantaggio. E’ evidente che è una partita che il Parma deve cercare di vincere, contro un avversario strano e imprevedibile. Sono convinto che il Parma possa vincere, ma resta una gara molto difficile. Conterà molto la condizione fisica e l’aspetto organizzativo, poi il calcio è imprevedibile. Credo che il Parma stia meglio dell’Inter. Cassano a Coverciano per lo stage? E’ sicuramente un incentivo per i Mondiali. Ora tutti ci aspettiamo un Cassano a mille. Lui è alle prese con questo problema alla caviglia, una parte del corpo molto delicata (serve tempo per smaltire una botta), mi auguro sia pronto per l’Inter. Ci sono diversi giocatori del Parma che meriterebbero la Nazionale, ma non voglio fare il tifoso. Cassani, ad esempio, è uno che merita la maglia azzurra. Io chiamerei anche Mirante e Lucarelli, oltre a Paletta e Parolo, ma non sono io il Ct della Nazionale e Prandelli ha la situazione sotto controllo”.

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