Parola di arbitro: Juventus e Roma, falli di mano a confronto

Si è conclusa ieri la quattordicesima giornata di campionato, e non senza polemiche.

Rizzoli, arbitro nella finale Mondiale 2014 Fonte: Danilo Rossetti
Rizzoli, arbitro nella finale Mondiale 2014 Fonte: Danilo Rossetti

A far parlare infatti, sono tre episodi abbastanza dubbi, riguardanti una tipologia di fallo, difficilmente individuabile ed interpretabile da parte dei nostri arbitri: la volontarietà o meno, dei falli di mano. I falli in questioni, si sono verificati durante le gare Fiorentina-Juventus e Roma -Sassuolo. Nel primo caso si parla di un rigore dubbio per parte, non concesso, entrambi avvenuti nelle stesse modalità. Nel secondo caso invece, si parla ugualmente di un fallo di mano, ma in questo caso fischiato e punito con un calcio di rigore a favore della Roma. Ma chi ha fatto la scelta giusta? Rizzoli in Fiorentina-Juventus, o Irrati in Roma-Sassuolo?

Noi di soccermagazine cercheremo di spiegarvi in breve, regolamento alla mano, i criteri di giudizio per la volontarietà del fallo di mano, e li applicheremo alla pratica, nei casi sopraelencati, cercando di fare chiarezza sui numerosi dubbi di voi tifosi. Partiamo dalla regola 12 del regolamento del gioco del calcio, riguardante i falli e le scorrettezze di gioco. Andando ad analizzare il fallo di mano, la regola recita testuali parole: “Il fallo di mano implica un contatto volontario tra il pallone e la mano o il braccio di un calciatore. Per stabilire la volontarietà, l’arbitro deve prendere in considerazione i seguenti criteri: Il movimento della mano in direzione del pallone (non del pallone in direzione della mano); La distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato); La posizione della mano, che non implica necessariamente che ci sia un’infrazione“.

Pizarro e Pogba - contatto tra mano e pallone
Pizarro e Pogba – contatto tra mano e pallone

Bene, adesso andiamo ad applicare la regola nella pratica. Prendiamo in esempio il fallo di mano commesso da Pizarro in Fiorentina-Juventus. Riguardando le immagini, si può notare benissimo che Pizarro arriva a fine corsa su Pogba per chiuderlo, quest’ultimo però crossa e prende in pieno la mano di Pizarro. La direzione del pallone però, va dritta sulla mano di Pizarro, e la distanza tra i due giocatori è minima, ossia non permette al centrocampista della Fiorentina di nascondere il braccio per evitare il fallo di mano. Esito: fallo di mano involontario, e calcio di rigore inesistente. Bravissimo Rizzoli nel non fischiare questo fallo di mano. Il numero uno del mondo, si è distinto anche questa volta.

Gervinho Vresaljko - contatto tra mano e pallone in area
Gervinho Vresaljko – contatto tra mano e pallone in area

Analizziamo adesso invece, il fallo di mano di Vrsaljko in Roma-Sassuolo, in questo caso fischiato dall’arbitro Irrati. Analizzando bene le immagini, si nota che la distanza tra Gervinho e Vraljko è di circa 2 metri. Vrsaljko si tuffa in mezza scivolata per intercettare il cross di Gervinho, andando a toccare prima col corpo poi con la mano, la palla. Analizzare questo caso non è semplicissimo, ci si potrebbe parlare per anni, senza mai arrivare a un verdetto esaustivo. La palla tocca prima il corpo poi il braccio. Tuttavia il difensore neroverde, compie un movimento innaturale col corpo, a va a intercettare in tutti i sensi la palla. Insomma, il rigore c’era e non c’era. Irrati, in questo caso, ha giudicato il contatto di mano volontario, e ha ritenuto opportuno fischiare, individuando gli estremi per farlo. Esito: 50% fallo, 50% non fallo. 

 

 

 

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