Presentazione Torres, le parole dello spagnolo: “Orgoglioso della 9, il Milan è ciò di cui avevo bisogno”

Fernando Torres è stato presentato pochi minuti fa a Casa Milan. Ecco le dichiarazioni integrali di Galliani e dello spagnolo:

Galliani: “Fernando Torres è uno dei pochi giocatori al mondo ad aver vinto sia il campionato del mondo per club che per Nazionali. Ha vinto tutto, come alcuni giocatori del Milan del passato. Nel 2002, quando militava nell’Atletico, noi cedemmo quattro giocatori e il presidente Gil mi disse che avevano un calciatore fortissimo che si chiamava Torres. Sette anni straordinari all’Atletico, altrettanti tra Chelsea e Liverpool. Un ricordo, Torres fu vicino a noi nel 2004 ma poi non se ne fece nulla, Gil non lo volle mollare (ride). Ora è finalmente da noi. come ho detto più volte meglio tardi che mai. Avrà l’onore e l’onere di indossare una maglia pesante”.

Torres
Fonte: The Sport Review

Torres- Pensi di avere le caratteristiche che si addicono al modulo e all’idea di gioco di Inzaghi?: “I primi giorni sono trascorsi molto rapidi, ho fatto moltissimi test. Sono stato a Milanello e ho conosciuto tutti. Sono qui per imparare e per adattarmi alla squadra, per fare il meglio possibile”.

T- Hai vissuto un periodo difficile al Chelsea, con che spirito arrivi qui?: “Per me questa è una grande sfida e una nuova esperienza. Sette anni in Premier League, prima ancora la Liga, ora è arrivato il momento della Serie A. Dobbiamo riportare in alto il Milan, è un obiettivo comune per me e per il Milan tornare in alto”.

T- Tre grandi numeri nove nella storia del Milan: Van Basten, Weah e Inzaghi. Chi preferisci tra i tre?: “Tre giocatori molto diversi così come io sono diverso da loro. Tutti hanno segnato un epoca, per me la sfida è molto importante e magari più avanti ci sarà la mia numero 9 nel museo”

T- Mentre la tua manager incontrava il Chelsea è vero che tu sentivi Inzaghi? Cosa vi siete detti?: “Tutti conosciamo Inzaghi calciatore, ora in panchina sicuramente dimostrerà tutta la sua passione. Ho tanta voglia di imparare da lui, tirerà fuori il meglio di me”.

T- Com’è la Serie A vista dall’inghilterra? Cosa ti incuriosisce del calcio italiano?: “Ci sono tre grandi campionati in Europa: Spagna, Inghilterra e Italia. Tutti hanno attraversato momenti non brillantissimi, ma rimangono comunque i più importanti. Ho sempre seguito la Serie A, conosco molti calciatori ex Milan ( cita Albertini) e mi hanno sempre parlato bene della Serie A. Sono stato molte volte vicino al Milan, questa è stata la volta buona. Ho seguito in passato Inter e Juventus, ci saranno belle sfide. Come mi sono adattato in Inghilterra, non avrò problemi ad adattarmi qui”.

T- L’amicizia con Llorente e il titolo di capocannoniere: “Fernando è un amico, ci sfideremo anche per quello. Spero di essere io il migliore questa volta”.

T- Cosa prometti ai tifosi, piazzamento Champions o addirittura Scudetto?: “Ho visto la voglia di allenatore, giocatori e tifosi. Spero, data la storia del Milan, di tornare tra i primi nel campionato. Io farò tutti gli sforzi per vincere questo anno e il prossimo, e per tornare in Champions League”.

T- Un giocatore in particolare con cui vuoi giocare?: “La cosa più importante è il gruppo per fare una buona stagione. Qui ci sono moltissimi giocatori forti, difficile fare qualche nome, ma come ho già detto il calcio è uno sport collettivo e dobbiamo fare bene tutti”-

T- Che rapporto avevi con Mourinho e cosa ti ha detto quando sei andato via?: “Gran rapporto con il mister, quando sono stato preso dal Milan mi ha augurato buona fortuna e mi ha parlato bene della Milano calcistica, dicendomi che mi sarei trovato bene. Gli auguro ogni fortuna e chissà che non ci incroceremo di nuovo in futuro”.

T-Durante Milan-Lazio hai incontrato Berlusconi allo stadio, cosa vi siete detti?: Abbiamo parlato di molte cose, mi ha detto che dopo che sono stato tanto desiderato finalmente sono qui.

T- Si è parlato di record durante i test fisici importanti: “Non sapevo, ho fatto diversi tipi di testi di forza, agilità e velocità. Mi sono allenato bene fino ad ora, ho voglia di fare e mi sento bene. Ho voglia solo di cominciare”.

Galliani – Delle tre operazioni compiute negli ultimi giorni, quale la più facile e quale la più complicata?: “La più difficile credo per van Ginkel, ho provato con l’ultimatum ma non funzionava e quindi ho prolungato i termini (ride). Talento a mio vedere grandissimo, dopo ottime annate al Vitesse si infortuna al Chelsea essendo titolare. Ora è qui, per convincerlo ho provato con de Jong e con Torres che hanno fatto il lavoro ‘sporco’ per convincerlo, ciò che conta è che abbia detto si. Il più sorprendente probabilmente Bonaventura, dopo Biabiany credevo fosse tutto chiuso. Bonaventura era già a Milano per altri motivi (stava trattando con l’Inter ndr), abbiamo contattato il presidente Percassi, il procuratore e il calciatore invitandoli in sede, e alla fine è andata in porto. Storie tutte diverse e curiose”.

Torres- Hai paradossalmente vinto più col Chelsea che con Liverpool e Atletico dove hai giocato, probabilmente meglio. Cosa devono aspettarsi i tifosi del Milan? “Ho giocato in tre club diversi in momenti diversi. Ho vinto titoli al Liverpool dove ho segnato tanti gol. Ai tifosi è inutile promettere, spero che mi vedano e capiranno quanto sono motivato. Spero di vincere tanto”.

T- Che effetto fa venire a sostituire Balotelli che è partito per il Liverpool, club dove hai giocato tanto e bene? “Quando i giocatori vanno in grandi club è una cosa importante, sia per me che per Balotelli. E’ normale il paragone, Balotelli è stato un giocatore importante per il Milan e gli auguro il meglio nella sua esperienza al Liverpool”.

T- L’Inter e i derby:  “Tutti i derby sono speciali. Al mio arrivo i tifosi mi hanno subito chiesto di segnare nel derby. Sono sempre partite molto belle ma prima del derby dovremo affrontare tante partite importanti”.

Galliani – Torres e Balotelli hanno caratteristiche simili? “Sono giocatori completamente diversi,  è uno dei motivi per cui abbiamo preso Fernando, perché Inzaghi chiedeva un calciatore con le sue caratteristiche.

G- Si aspettava un mercato così particolare e movimentato?: “È stato fatto un mercato ricco, con molte operazioni in entrata e uscita. Quando le cose non vanno bene va cambiato molto e noi ci abbiamo provato Presentiamo un Milan nuovo e diverso. Comunque si, mi aspettavo un mercato movimentato”.

Torres- Una opinione sui compagni di reparto: “Li conosco tutti, non credo dovranno giocare per me. Bisogna stare uniti cercando di completarci al meglio. El Shaarawy? L’ho visto bene, è rapido e decisivo. È un calciatore con grandi margini di crescita, farò di tutto per aiutarlo”.

Galliani- Questone Taarabt: “Fino alle 22 di ieri sera ho parlato con lui, ci teneva molto a tornare qui. Cercavamo però un calciatore con caratteristiche diverse e ragionando con tutto lo staff e il tecnico abbiamo scelto Bonaventura”

Galliani- Ultimamente in Serie A arrivano calciatori in la con gli anni, cosa ne pensa?: “Preferisco parlare solo del Milan, abbiamo fatto un mercato misto con giovani e esperti. Vorrei solo capire perché è una colpa prendere un calciatore a parametro zero. Se avessi pagato Lopez 20 milioni, sarei più bravo? Ci vuole la capacità di capire quando si può prendere un campione”.

Galliani- Voto al mercato e commento su Cristante: “Non do mai voti a me stesso, su Cristante ho già detto che era lui a volere andare, si sentiva poco impegnata e tutto è nato da lui. Ho provato a proporgli il prestito ma lui non ha voluto, in quel momento è nato Bonaventura. Auguro al ragazzo di diventare un campione”.

Torres – Ti piace ancora il soprannome Niño?: “Più invecchio e più mi piace. Potete chiamarmi Fernando, Torres o come preferite”.

T- Quando  e perché hai deciso di lasciare il Chelsea?: “Voglio ringraziare innanzi tutto i miei due club inglesi. Grazie al Liverpool per avermi portato in Premier e grazie ai blues per i trofei. Dopo tutti questi anni, però, sentivo il bisogno di qualcosa che potesse ridarmi il desiderio di giocare, di sentirmi importante. Quando è arrivata la chiamata del Milan ho pensato che era tutto ciò di cui avevo bisogno, un grande club con una grande tifoseria dove brillare e tornare me stesso. Bisogna tornare nelle prime tre e mi metto in gioco per raggiungere nuovamente i miei livelli passati. Ora sono qui, si è chiuso un capitolo e se ne è riaperto uno nuovo, spero di poter dare tutto quello che ho sempre fornito in passato, mi auguro stagioni piene di gol e trionfi”.

 

 

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