Roma, Garcia è prudente: “Non è mai facile vincere in trasferta”

Rudi Garcia, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa prima della trasferta di Parma.

Rudi Garcia Fonte: Kian Andrea Saggiadi
Rudi Garcia – Fonte: Kian Andrea Saggiadi

Il tecnico franco-argentino ha così dichiarato: “Può succedere -dice parlando degli infortunati-. Per questo abbiamo costruito una rosa ampia in previsione di una stagione lunga e dispendiosa. Ogni calciatore che scende in campo darà il massimo e farà la sua parte. Per il momento abbiamo avuto la fortuna di giocare ogni 4 giorni e non ogni 3. Tutti sono pronti e disponibili per domani. Dopo Parma vedremo e ragioneremo sui tempi di gioco e dei vari calciatori. Nainggolan è fra i migliore, sta bene ed è in forma. Abbiamo due giocatori per ruolo -dice parlando dell’infortunio di De Rossi-. La sua assenza è un peccato, ma ora deve pensare a curarsi per rientrare dopo la sosta. Abbiamo varie soluzioni”. Poi Garcia parla anche delle dichiarazioni di Pallotta: “Sono d’accordo con lui perché sono il primo che dice che dobbiamo tenere i migliori con noi. Abbiamo un anno di campionato ed esperienza in più e la rosa è cambiata molto -dice, parlando dei miglioramenti della sua squadra-. La squadra dimostra maturità ed è in continua crescita, anche mentale. Contro il Parma dobbiamo pensare solo a vincere e fare di tutto per ottenere il nostro obiettivo. La differenza fra lo scorso anno e questo è che giochiamo più spesso. Per questo bisogna dormire bene, nutrirsi ed idratarsi bene ed essere professionisti. Per fortuna ho una rosa che da questo punto di vista non mi dà alcun problema. Alla quarta di campionato e la seconda di Champions League non si può parlare di momento decisivo per la stagione. Non credo che si siano incontrate squadre deboli. La Fiorentina, per esempio, è una squadra forte. In campionato nessuna partita è facile, tutte sono toste. Gli avversari hanno sempre qualche punto di forza contro cui bisogna studiare le contromisure. Se una partita è sembrata facile per noi, è perché siamo stati bravi a chiuderla subito e gestirla senza soffrire. A Empoli per esempio abbiamo vinto, ma abbiamo sofferto molto”.

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