Roma, salta Zeman? Sabatini: “Stiamo valutando un cambio”

Zeman è stato scelto dalla Roma in modo euforico, pensando che avrebbe fatto prevalere nei ragazzi un modo di fare calcio arrogante e prepotente.

Fonte: www.varese1910.it/
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In questo lui ci è riuscito. Poi ha intuito bene le potenzialità di giovani scoperti o da lanciare. E questa è un’eredità che ci lascia o lascerebbe. Non sono pentito del suo arrivo sotto questi aspetti, ma deve coagulare anche altre cose. Dopo, però si arriva alla situazione odierna di poca soddisfazione rispetto a quanto la squadra riesce a produrre e noi dobbiamo fermarci a riflettere per capire se abbiamo sbagliato qualcosa anche nella composizione dell’organico. È una fase di studio che contempla anche la possibilità del cambio del tecnico, in modo marginale, va detto. In questo noi non siamo influenzati da quanto detto sabato a proposito del mancato rispetto delle regole. Non ci siamo sentiti attaccati visto che ha citato l’assenza di un regolamento che lo avrebbe aiutato, credo sia stata una cosa detta senza secondi fini. Ho rilevato alcune cose giuste, ma pensiamo piuttosto a un regolamento buono per il giocatore della Roma, valido anche per il futuro. A proposito dell’indisciplina, il gruppo di ragazzi che abbiamo è fortissimo sotto il profilo della serietà e dei valori, sono tutti presi dal lavoro che fanno, con le loro piccole debolezze, è chiaro“. Parla in modo chiaro il d.s. della Roma Sabatini, in merito alla situazione in casa giallorossa: Zeman può andarsene. Sia chiaro, c’è una remota possibilità che il boemo lasci Trigoria, ma una possibilità c’è. Questo sorprende, non tanto per il fatto in sè, sarebbe l’ennesimo esonero di Zdenek Zeman, ma per il fatto che quello tra l’ex Foggia e la Roma sembrava essere un matrimonio eterno, o quasi.

Tra le motivazioni anche il fatto di distogliere troppo l’attenzione dal calcio giocato: “Prima di ogni gara non si parla quasi mai di calcio e viene fuori la disciplina. Come prima del Bologna: non si parla dell’avversario, ma escono altre cose e questo è responsabilità del tecnico con l’intensa collaborazione della stampa, che fa il proprio mestiere, ma mi piacerebbe si parlasse di più degli aspetti tecnici di quanto ci aspetta in campo“.

Infine: “Forse tra i problemi di questa annata c’è l’incancrenirsi di alcuni rapporti che magari Zeman non sente come rapporti cancerogeni e dall’altra parte li sentono così. E si crea confusione. E’ evidente che alcuni giocatori dovranno essere recuperati al meglio alla causa. Non è una mia imposizione al tecnico, che ha totale autonomia. Magari spero che ogni tanto colga quello che dico e credo possa essere utile. Basterebbe popco per cambiare la situazione, magari vedere l’allenatore relazionarsi in una certa maniera con alcuni della squadra o tutta la squadra. Veder con quale intensità sarà fatto l’allenamento di domani, con quale furore saranno interpretati i suoi dettami. Basta poco per sospendere una decisione o cambiarla. Siamo in attesa di capire, anche parlando con il tecnico per capire cosa ha dentro di sé. Vogliamo uscire da questo limbo, non vogliamo essere una squadra che non è, vogliamo essere una squadra che lo sia sempre, tutte le domeniche, anche perdendo. A Bologna lo siamo stati poco, le tre precedenti partite invece si. La Roma ha dato a Zeman tutto quello di cui aveva bisogno, la parola esonero non è stata utilizzata e Zeman non è stato deleggittimata, ma pensiamo di rimettere a posto le cose, magari anche con uno Zeman-2. La qualità della rosa è superiore al settimo posto in classifica“. Sembra essere dunque chiaro anche il riferimento al caso De Rossi.
Intanto allertato l’ex Genoa Alberto Malesani, che siederebbe sulla panchina giallorossa coadiuvato da Ezio Sella.

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