Sampdoria: Delio Rossi pensa solo alla salvezza matematica

Il derby è ormai archiviato e per centrare l’obiettivo salvezza bisogna concentrarsi sulla partita di domenica al Dall’Ara, ma era prevedibile che si sfiorasse nuovamente l’argomento stracittadina prima di chiuderlo definitivamente.

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

“Per me le partite terminano al 90′; il botta e risposta dopo non mi riguarda, so solo che l’episodio tra Matuzalem e Krsticic oltre che a condizionare la partita ci priva di un giocatore importante per tutto il resto del campionato“.
A proposito di Krsticic: analizzando l’andamento dei risultati si può notare che senza il centrocampista serbo la Sampdoria non ha ottenuto risultati positivi.
“Le squadre vincono e perdono in undici è il gruppo, e non il singolo giocatore, a condizionare i risultati, anche se Nenad è un giocatore per noi importantissimo anche in chiave futura”.

Domenica si va a Bologna con una squadra decimata. Che partita si aspetta?
“È una squadra pragmatica, molto equilibrata che fa della solidità la caratteristica principale.Sicuramente ci vorrà la migliore Sampdoria. Entrambe le squadre hanno bisogno di vincere per centrare l’obiettivo, di positivo c’è che chi scenderà in campo avrà voglia di dimostrare di poter far bene”.

In settimana abbiamo visto Poulsen e Renan; troveranno spazio?
“Sapete che la formazione la scelgo la sera prima della partita anche se le mie idee le ho già. Di certo posso solo dire che non cambieremo sistema di gioco. I miei ragazzi lo sanno che scelgo, chi impiegare la domenica, solamente in base a ciò che vedo in settimana. Penso di avere un’integrità morale tale da riuscire a dividere i fatti personali da quelli di lavoro: con un giocatore simpatico ci vado a cena, quello che invece credo mi possa far vincere una partita, lo metto in campo”.

Sansone ha avuto qualche problema in questi giorni, ora come sta?
“Direi che sta bene anche perché uno che si chiama Sansone non può stare male”.

È stata più difficile la settimana prima del derby o quella dopo?
“La partita del derby si carica da sola. Se la vinci hai tutti gli effetti positivi, se la perdi ne trai tutte le negatività, se la pareggi, invece, stai in stand-by”.

La vittoria manca da diverse domeniche in casa blucerchiata. La cosa la preoccupa?
“Abbiamo pagato quella sosta forzata di 20 giorni, e poi abbiamo avuto diversi giocatori in nazionale e questo, da un certo punto di vista, può aver pesato. Però conta l’obiettivo, ancor più che la vittoria. Per essere oggi a 9 punti dalla zona retrocessione, a 6 giornate dalla fine, avrei firmato il giorno che sono arrivato qui”.

Mister ora si può parlare del rinnovo del suo contratto?
“Sono circa due mesi che dite che la Sampdoria è salva ma non è così; nel calcio gli obiettivi si raggiungono o non si raggiungono, il quasi non conta nulla. Quando avremo la certezza matematica che la Sampdoria l’anno prossimo giocherà in serie A ne parleremo”.

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