Sampdoria, Garrone polemico: “A volte i risultati non dipendono solo da noi”

Secondo quanto riportato da tuttomercatoweb, in occasione della premiazione di Nenad Krsticic da parte dello Sport Club Sampdoria, il presidente Garrone ha parlato della sua squadra.

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

Queste le sue parole. “Quando si incontrano i tifosi di un club importante e storico, so che sei io fossi al vostro posto mi aspetterei di fare promesse di una grande Sampdoria per il futuro e magari qualcos’altro. Io lo so. A volte mi dicono che sono, come dire, conservativo e cerco di non far sognare parlando del futuro. Io son fatto così perché mi freno, perché io sono molto tifoso e mi devo mordere la lingua per non dire quello che penso, perché poi si viene rinfacciati di essere persone che prendono in giro la gente. Purtroppo nel calcio di oggi ci sono troppi ‘quaquaraqua’ e non fa parte del mio modo di essere, non fa parte del modo di essere della mia famiglia, non era così mio padre e io non lo sarò mai ‘quaquaraqua’ come tanti. Questo è il motivo per cui non parlo mai del futuro se non in termini di impegno e dell’obiettivo di cercare di fare del nostro meglio ed è questo, credo, uno dei motivi che idealmente lega il nostro motivo di essere con la storia di Krsticic e il motivo per cui, credo, avete deciso di premiarlo. L’ha detto Osti, è un campione, ma soprattutto è un campione come uomo. E’ molto legato alla Sampdoria, per la storia che ha avuto con noi e, l’ha detto più di una volta, per come si trova in questa società e con questi colori. Mi fa molto piacere che abbiate deciso assegnare a lui questo premio. Per il futuro, sapete il calcio è fatto di tante componenti: la capacità di fare le scelte giuste; servono competenze, le migliori possibili; gli investimenti sono necessari, ma non sono tutto, ci vuole una grande organizzazione e poi ci sono i fattori non prevedibili, come le fortune e le sfortune, a volte, perché se il calcio fosse matematica sarebbe sicuramente meno bello di quanto lo è in realtà. Poi ci sono gli intoppi e i trabocchetti, lo sappiamo che a volte i risultati dipendono anche dagli altri, non solo da noi stessi. Però noi siamo abituati a guardare noi stessi, a non guardare gli altri, cercare di fare del nostro meglio e questo è il modo per cui ho incarnato lo spirito che aveva mio padre, cerco di portare avanti al meglio il mio compito di presidente di questa stupenda società, di questi stupendi colori”.

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