Sampdoria: a Torino, Mihajlovic non vuole partire sconfitto

La vigilia di una gara che profuma di impresa; un po’ perché la Samp è ancora in attesa di fare il colpaccio con una big, un po’ perché a Torino domani, nell’ora di pranzo, c’è una ghiotta occasione per i blucerchiati per rimanere nelle zone alte della classifica.
Sinisa Mihajlovic è come sempre concentrato e battagliero, ma sempre più consapevole di come la sua Sampdoria stia migliorando e diventando sempre più matura.

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

“Io mi preoccupo poco delle squadra avversaria, mi preoccupo più della mia. Domani ci aspetta una gara difficile ma il calcio è bello anche perché spesso regala delle sorprese, non sempre vincono i favoriti. A volte la voglia, la fame contano più della forza, e noi dovremo avere tante motivazioni perché loro sono i più forti. Grande rispetto, ma senza paura”.
E ancora: “L’anno scorso abbiamo ricevuto i complimenti da Conte, e i complimenti fanno sempre piacere, ma questa volta mi piacerebbe portare via dei punti. Loro sono primi con merito, ma noi siamo quarti con merito anzi, qualche punto lo recriminiamo anche, quindi voglio fare bella figura.
Noi abbiamo anche dimostrato di giocarcela con tutti, quindi, anche con la Juve. Possiamo essere battuti, ma non partiamo battuti.
Abbiamo tutte le carte in regola per fare bene, insieme a loro siamo l’unica squadra che ha perso una sola partita. Voglio undici guerrieri perché chi lotta può perdere ma chi non lotta ha già perso. Una cosa è sicura, voglio vedere il giusto atteggiamento: possiamo anche perdere, ma se dovessimo vincere non sarebbe un caso”.

Poi Sinisa torna alle citazioni famose, e per farlo si butta nel mondo del cinema. “In questi giorni mi è capitato di vedere un film molto bello, Il buono, il brutto e il cattivo. Quando c’è il duello uno dice all’altro: a me piacciono quelli come te che sono grandi e grossi perché quando cadrai farai più rumore. Ecco, noi possiamo dire la stessa cosa alla Juventus”.

In riferimento al momento d’oro delle genovesi, dice: “Sono contento che le squadre della città siano sulla bocca di tutti, significa che stanno facendo bene.
È difficile che a livello nazionale parlino di Sampdoria e Genoa, ma ce lo meritiamo perché stiamo facendo un ottimo campionato entrambe; spero solo che alla fine le posizioni si siano invertite. I feriti si contano quando la guerra è finita”.

Infine una battuta sulle voci di un suo rifiuto categorico e minaccioso a un’eventuale ritorno di Cassano: “Io avrei detto a Ferrero che se tornasse Cassano, darei le dimissioni? E gli avrei anche detto che Babbo Natale non esiste?”.

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