Serie A, Tavecchio allo Stato: “Le tensioni del Paese si riflettono nel calcio”

Per Tavecchio occorre l’aiuto dello Stato per salvare il calcio.

Carlo Tavecchio Giancarlo Abete
Carlo Tavecchio e Giancarlo Abete (Fonte: Emanuele.corr wikipedia.org)

Tutte le misure di sicurezza non sono servite a nulla, allo stadio è entrata una vera e propria arma, perché di questo si tratta, non di un banale petardo”, queste le parole di denuncia al sistema dei controlli negli stadi pronunciate da Carlo Tavecchio, presidente della FIGC, intervistato a Tiki-Taka. A proposito, infatti, dell’ultima giornata di campionato che non ha risparmiato ancora una volta violenze e scontri (in particolare a Torino in occasione del derby della Mole), Tavecchio ha ribadito: “In Italia abbiamo società virtuose che hanno messo alla gogna le tifoserie violente” – ha proseguito poi il presidente – “Noi siamo parte lesa, non siamo ancora riusciti a cambiare queste brutte abitudini: le tensioni che abbiamo intorno al calcio, riflettono lo stato del paese. Serve l’aiuto dello Stato per salvare il calcio”.

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