Serie A, Top 5 gol 9a giornata 2012-2013

La Juventus fa 48 risultati utili consecutivi in campionato, ma la vittoria sul Catania è macchiata da decisioni arbitrali ai limiti dell’assurdo. Il Napoli e l’Inter tengono il passo sconfiggendo Chievo e Bologna. La Fiorentina vince sulla Lazio, ma anche qui è polemica per l’arbitraggio. Top 5 gol di SoccerMagazine.it!

 

Ljajic by Viola Channel

5° posto – Cambiasso (3-1 al Bologna): è un’Inter che sembra aver trovato finalmente una quadratura e un ottimo gioco, puntando seriamente a essere il terzo incomodo per la lotta alla conquista dello scudetto. La rete di Cambiasso è l’elogio del gioco stramaccioniano: passaggi rapidi di prima o seconda intenzione; il “cuchu”, davanti alla porta, è freddo nel superare Agliardi con un delizioso pallonetto.

 

4° posto – Ranocchia (1-0 al Bologna): Cambiasso entra anche nell’azione del primo gol dell’Inter. Il centrocampista argentino, su calcio di punizione, offre un assist al bacio, che il difensore ex-Bari è bravo a indirizzare di testa nell’angolo opposto.

 

3° posto – Lamela (1-0 all’Udinese): ancora una volta pazza Roma. Segna due reti in 20 minuti circa; poi si fa rimontare fino al 2-3 finale. Toccherà a Zeman trovare la ricetta per evitare che si ripetano ancora certe figuracce. Intanto il boemo si coccola Lamela, che dopo un inizio balbettante sembra uno dei pochi ad aver appresso appieno i dettami del tecnico. Davvero bella la prima delle sue due reti messe a segno contro i friulani: doppio dribbling sulla linea di fondo e conclusione da posizione defilatissima a superare Brkic.

 

2° posto – Toni (2-0 alla Lazio): è la dimostrazione vivente di come un attaccante, se ha il gol nel sangue, non smette di segnare nonostante gli anni che passano. La sua rete alla Lazio è semplicemente sensazionale: stop spalle alla porta e girata di sinistro in caduta con palla spedita nell’angolo lungo. Toni vince dunque la sfida diretta contro un altro grande bomber, Miroslav Klose, suo ex compagno al Bayern.

 

1° posto – Ljajic (1-0 alla Lazio): c’è una curiosa statistica che riguarda l’attaccante serbo. E’ il “titolare” che ha giocato di meno in serie A, segno evidente che Montella ripone grande fiducia in lui confidando in una sua definitiva maturazione, ma non ha problemi a sostituirlo se vede che le cose “non girano”. Le qualità, però, sono indubbie, e il gol segnato alla Lazio le mette in mostra tutte: gran rapidità e tecnica nel doppio dribbling, potenza e precisione nel tiro a rientrare che si insacca al primo palo.

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