Signori: “Lasciare la Lazio? Una scelta che non avrei voluto fare”
Idolo della tifoseria laziale nei primi anni novanta e capocannoniere della Serie A per ben due volte, Giuseppe Signori ha lasciato un marchio indelebile sul campionato italiano. Oltre ai biancocelesti, il bomber lombardo ha giocato anche nel Foggia di Zeman e nel Bologna, dove ha chiuso la sua carriera italiana. Una parentesi, non particolarmente fortunata, anche con la Nazionale con la quale nel 1994 ha sfiorato il titolo mondiale. Il bomber è tornato a parlare in particolare dei suoi anni romani in un’intervista rilasciata a Elle Radio, nel corso della quale ha spiegato anche i motivi che lo portarono a lasciare la Lazio. Ecco un estratto delle dichiarazioni di Signori: “Ricordo bene il mio arrivo alla Lazio. Io arrivavo da Foggia, per sostituire un idolo del tifo laziale come Ruben Sosa. C’era curiosità, ma anche scetticismo. Sono partito forte e questo sicuramente ha aiutato me così come la squadra a ottenere risultati importanti. Cragnotti? A prescindere dalla parentesi della possibile cessione al Parma, c’è sempre stato un rapporto di reciproco rispetto. Il mio addio alla Lazio? Avrei preferito che andasse diversamente il rapporto con Eriksson. E’ stato quello che mi ha fatto prendere una decisione importante per la mia carriera, ma che non avrei mai voluto fare. Io mi sarei visto a vita laziale. Il problema non era se giocassi o meno, era una questione umana. Essere trattato “come uno della Primavera” dopo quello che avevo fatto mi sembrava eccessivo. Ogni allenatore ha le sue idee ed è pagato per fare delle scelte, ma queste non devono prescindere il rispetto per la persona“.