Tommasi, presidente AIC: “Lega assente, si rischa lo sciopero come l’anno scorso. Seconde squadre di A in Lega Pro”

Avviso ai naviganti: non è che quest’estate si ripeterà la telenovela del 2011, che riservò nei titoli di coda lo sciopero dei calciatori di Serie A, il secondo nella storia? Basta dare un’occhiata al calendario, senza dover vestire i panni della Cassandra di turno: tra 14 giorni, il 30 giugno, scade il contratto collettivo frutto di un accordo ponte che, all’epoca, stemperò gli animi e permise a tutti quanti di godere dello spettacolo del campionato. Aic e Lega s’impegnarono, sotto il pressing di Federazione e Coni, a sedersi subito dopo attorno a un tavolo per sottoscrivere un’intesa di lunga durata. Niente da fare. Solo  dichiarazioni rassicuranti da una parte e dall’altra. E ora il grido d’allarme lanciato dal presidente del sindacato, Damiano Tommasi.

Fonte: Goldmund100 (wikipedia)

Davvero si rischia di far slittare pure la partenza del prossimo campionato?
«È un rischio che non mi va di ostentare. Sono convinto che si possa evitare, anche se non si può non mettere nel conto un piano B».

Perché questo pessimismo?«Con la Lega di A non siamo riusciti ad avere nessun incontro ufficiale. Le abbiamo scritto più volte, l’ultima qualche giorno fa, ma non c’è stata risposta. Quello della Lega sembra lo stesso atteggiamento di un anno fa, quando l’esigenza di avere un contratto collettivo sembrava fosse solo nostra. Eppure, nel frattempo, abbiamo firmato due accordi triennali con B e Lega Pro. Evidentemente non siamo poco dialoganti».

Quali possono essere i motivi di attrito?
«Potrebbe essere la durata, ma non i contenuti. Con l’intesa del 2011, definita innovativa dalla stessa controparte, erano stati superati gli scogli più grossi. Mi preoccupa la mancanza d’interesse della Lega. Non ha istituito nemmeno una commissione ad hoc e sembra più interessata alla convenzione promo-pubblicitaria».

Che è vecchia di 30 anni, mentre il calcio si è trasformato.
«Ma noi non siamo arroccati sulle nostre posizioni. Nel contratto collettivo, per esempio, vorremmo introdurre anche per la Serie A le novità recepite da B e Lega Pro. Mi riferisco, in particolare, alla facoltà per i club di sospendere automaticamente lo stipendio a chi si trova impossibilitato a svolgere la prestazione professionale perché coinvolto nelle inchieste
sulle scommesse».

Si è sentito con Beretta?
«Sì ma in assenza delle deleghe dell’assemblea dei club non è che si possa far molto. L’Aic ha rinnovato le sue cariche, la Lega no: magari può essere un freno alle trattative».

Nel frattempo le urgenze del calcio italiano, alle prese con lo scandalo scommesse e il crollo della competitività,sembrano oggettivamente altre. L’Aic si rende conto,per esempio, che il sistema non è più sostenibile?
«Sì, e anche noi siamo convinti che l’area professionistica debba essere ridimensionata. Non si può vivere di soli contributi federali, bisogna produrre spettacolo e avere una mission».

Ma lo sa che questo è un ragionamento anti-sindacale? Presuppone che il parco dei calciatori “pro” si assottigli.
«Noi vogliamo salvaguardare la qualità del lavoro, non possiamo accettare che le società mettano sotto contratto 50 giocatori, perché si finisce con lo svilire le professionalità».

Un’altra ricetta?«Le seconde squadre dei club di A in Lega Pro, magari Under 23 o 25, segnerebbero una svolta. Bisogna rilanciare il movimento e puntare sui giovani. Nel 2011-12 il 47% dei tesserati era straniero, contro il 31% del 2006-07. Una deriva pericolosa. Tra l’altro, le seconde squadre sarebbero un buon filtro per le tentazioni di combine: il giovane vivrebbe l’esperienza come un trampolino di lancio e andrebbe in campo per fare bella figura, non per scendere a compromessi».

Fonte: Gazzetta dello sport.

3 pensieri riguardo “Tommasi, presidente AIC: “Lega assente, si rischa lo sciopero come l’anno scorso. Seconde squadre di A in Lega Pro”

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    16 Giu 2012 in 13:34
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    Buffoni

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    16 Giu 2012 in 13:35
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    e kakat o kazzzz tomma’

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    16 Giu 2012 in 13:40
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    dopo lo schifo del calcioscommesse avete ancora il coraggio di fare scioperi…….la gente muore di fame e voi guadagnate miliardi su miliardi per dare un calcio al pallone….caro tommasi vergognati!!!!!

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