Top & Flop di SM – 2a Giornata. Pazzini al cubo rialza il Milan, Udinese e Inter quanti orrori. Sorpresa Rosi e Florenzi

Secondo turno di Serie A che scivola via tra nuove sorprese e una qualche certezza. Tra le vittorie di Juve, Napoli e Lazio, e gli scivoloni di Udinese e Inter, vediamo i migliori e i peggiori 11 di questo week-end.
Siete d’accordo con noi?

 

 

Top: 3-4-3

 

Consigli: Prima due rigori intercettati che salvano i suoi da una debacle molto probabile, poi tante parate che ne suggellano una prestazione da Nazionale. Peccato che non possa andarci per l’incidente occorso nella ripresa, la meriterebbe. 

Gastaldello: Prestazione decisa da veterano, seguita dal gol che decreta la vittoria finale dei blucerchiati. Peccato per il fallo da rigore che regalerà il pareggio al Siena, ma si fa perdonare subito dopo. 

Biava: Nonostante la poca incisività dell’attacco palermitano, dimostra di tenere bene le redini di un reparto che aspetta il suo ultimo tassello. Sfiora più volte il gol; ma il suo mestiere è un altro. 

Rosi: Una spina nel fianco costante per il Chievo, s’è messo a disposizione di Donadoni e i frutti già si vedono. Bella l’azione del gol con la quale incornicia una prestazione del tutto positiva. 

Diamanti: Si scrive il suo cognome e si legge Bologna. È la sua squadra in tutto, dalla fase difensiva all’impostazione, fino alla conclusione. Cerca da solo di ammazzare il Milan e per 45′ ci riesce; nella ripresa si arrende all’esperienza e alla fortuna degli avversari. 

Hamsik: Seconda rete in campionato che vale ai suoi la vetta della classifica; non ha la fascia da capitano ma già lo sembra. Sempre più uno dei Top Player del nostro campionato. E deve anche ringraziare la sua cresta per il gol. 

Candreva: Arrivato in sordina neanche un anno fa, ha ormai preso posto nel cuore dei tifosi. Prestazione solida da collante tra la mediana e l’attacco. Il gol del raddoppio vale il prezzo del biglietto. 

Fonte: goatling

Florenzi: L’esordio che ogni giocatore romanista sognerebbe, e per le sole parole alla fine del match meriterebbe l’ingresso nella Top 11. Corsa, quantità, qualità e volontà; il talento è indiscusso ed è nelle mani di chi i fiori sa farli sbocciare bene. Solo per chi non l’avesse visto mai giocare, però, è una sorpresa.

Giovinco: Due gol per ribadire ancora che il suo posto è tra i grandi. Col primo mostra tutta la sua classe, col secondo la rapidità e la volontà che da sempre lo contraddistinguono. Juve, sei sicura che il Top Player non è arrivato?

Klose: Qualunque giovane attaccante voglia imparare il mestiere è pregato di guardarsi Miroslav Klose. Prime punte cosi non ne esistono più, tutto quello che gli passa davanti è cosa sua e lo trasforma in oro. Brucia tutti sul primo gol, il secondo è una lezione per la sventurata difesa rosanero.

Pazzini: Se al Milan serviva un salvatore, eccolo. Tre gol alla prima da titolare era successo ad un solo rossonero, più di cento anni fa.
Prima si guadagna il rigore trasformato, poi approfitta di un errore pacchiano del portiere, poi ancora dimostra le sue qualità da uomo d’area. Uno dei tre, forse, è dedicato all’Inter?

All Ferrara: Due vittorie su due, per non contare il Gamper. Questo brillante avvio della Samp è anche merito suo.

 

 

Flop: 3-4-3

 

Agliardi: L’errore, seppur unico, che commette sul secondo gol avversario spacca in due la partita e ne decide il risultato.

Felipe: Lento, impacciato, inconcludente. Lascia i suoi in dieci proprio quando servirebbe anche lui per portarsi a casa un pareggio.

Danilo: La sua candidatura è ovviamente da condividere con i compagni di reparto. La solidità che aveva contraddistinto la difesa friulana si è sbriciolata come un biscotto in queste prime uscite. Bisogna correre ai ripari.

Silvestre: Anche qui il suo nome richiama l’intero reparto arretrato nerazzurro. Le frecce di Zeman colpiscono in pieno una difesa che sembra non capirci nulla per lunghi tratti del match. Imbarazzante come venga dimenticato Osvaldo in occasione del secondo gol giallorosso.

Giorgi: Appena arrivato da Novara, deve ancora forse entrare a pieno nelle dinamiche di un Palermo che stenta a decollare.

Pizarro: Tutte le offensive della Fiorentina passano necessariamente dai suoi piedi, ma al San Paolo non riesce mai ad incidere. La Viola si aspetta di più da lui, soprattutto in partite difficili come quella di Napoli.

Fonte: Inter.it

Gargano: Un passo indietro dopo la buona prova di Pescara. La mediana nerazzurra senza Cambiasso sembra priva di idee in ogni ripartenza, anche per le caratteristiche limitate degli altri centrocampisti. A Stramaccioni il compito di porvi rimedio.

Armero: Lontano parente di quello visto negli ultimi anni, il colombiano ha avuto un inizio di stagione da shock. Non imbecca un passaggio e in chiusura è sempre in ritardo. Dopo un estate vissuta da partente deve ritrovare lo smalto.

Larrivey: Sbaglia prima il rigore che potrebbe subito mettere la partita in discesa per i suoi, poi tutto quello che gli passa davanti. Sembra tornato quello di qualche anno fa, appena arrivato sull’isola.

Calaiò: Non conclude quasi mai e quando può marcare il tabellino si fa ipnotizzare da Romero. Menomale che Vergassola gli toglie le castagne dal fuoco, anche se non servirà a molto.

Acquafresca: Se vuole rimpiazzare al meglio Di Vaio deve cambiare metodo. Poca intesa con Diamanti e con il resto dei compagni di squadra. In più, c’è un Gilardino pronto a soffiargli il posto.

All. Guidolin: Ha vinto il ballottaggio con Sannino perchè da lui e dalla sua Udinese sono arrivate le delusioni più forti di questo inizio di stagione. Ma anche tre anni fa cominciò in un modo simile..

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