Udinese, Stramaccioni si racconta: “Udine la mia prima scelta. Muriel? Ho chiesto di tenerlo”

Andrea Stramaccioni, nuovo tecnico dell’Udinese, racconta la sua nuova avventura in un’intervista al Corriere dello Sport, alla vigilia di Juventus-Udinese, partita dal sapore particolare.

Fonte immagine: Stefano Acquafredda
Fonte immagine: Stefano Acquafredda

Stramaccioni ha spiegato il percosso che lo ha portato a Udine: “Alla fine dello scorso campionato ho avuto il primo contatto con la famiglia Pozzo. L’Udinese è diventata subito la mia prima scelta e ho fatto bene ad aspettare. Da fuori non ci si rende conto di che organizzazione c’è qui. Carnevale? Credo abbia spinto anche lui per farmi venire qui”.


Squadra capace di allevare grandi talenti, Stramaccioni parla dei suoi giocatori: “L’Udinese deve arrivare sui giocatori di cui ancora non si conosce il cognome prima di tutti. Su Muriel è vero che ho chiesto io di non cederlo. Ho chiesto al presidente il sacrificio di rinunciare alle offerte perché erano proposte che approfittavano dell’ultima stagione non brillante, ma lui vale molto di più. Questa per lui è l’ultima chiamata, ancora non sa nemmeno lui quanto è forte. C’erano offerte da club di A e spagnoli”.



C’è un calciatore su cui però il tecnico si sofferma, Antonio Di NataleUn professionista unico. Ho spostato l’allenamento al mattino e pensavo che qualche giocatore più anziano avesse avuto da ridire. Invece da quando sono qui lo trovo sempre a far colazione al mio arrivo. Da avversario lo puoi solo temere. Mi ha impressionato”.

Si passa poi alla prossima, importante sfida, quella contro la JuventusLa mia vittoria più bella. Con l’Inter battemmo la Juventus dei record, per la prima volta allo Juventus Stadium. Arrivammo ad un punto da loro, poi il girone di ritorno fu molto sfortunato”.


Infine c’è spazio anche per l’Inter: “Mantengo un ricordo positivissimo. Sento ancora l’affetto dei tifosi, nonostante il finale di campionato, ed è fantastico. Il mio filo conduttore con l’Inter è finito con la fine dell’Era Moratti. Quando mi disse che avrebbe venduto la maggioranza ho capito che la mia avventura era terminata. Ma con questo non voglio dire che Thohir mi ha cacciato”.

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