Verona, Toni sogna il mondiale e racconta: “Ho vissuto gli anni migliori a Palermo e Firenze”

Ospite di Tiki Taka, trasmissione di Italia 1 condotta dal giornalista Pierluigi Pardo, Luca Toni, ha parlato dei record con l’Hellas Verona e della possibilità di vederlo indossare la maglia azzurra in Brasile:

Luca Toni - Fonte: hellasverona.it
Luca Toni – Fonte: hellasverona.it

“Io penso sia giusto che aMondiale venga convocato chi ha portato l’Italia alla qualificazione, ma alla fine deciderà Prandelli. Totti, Di Natale, Cassano, Cerci o Immobile sono tutti potenziali candidati. Io sarei stracontento ed onorato di essere convocato, ma se non dovessi andare in Brasile supporterò l’Italia da qui tifando per loro”.

Sul suo futuro ha poi aggiunto: “Cosa farò fra 5-6 anni quando smetterò di giocare? No, credo che smetterò prima. Penso di fare il procuratore, e se Cerci (altro ospite della trasmissione) ha problemi lo prendo io in procura, perché è molto forte”, ha detto sorridendo.

Ha poi ricordato la sua esperienza alla corte di Zamparini, dal 2003 al 2005. “Palermo è stata la svolta della mia carriera: venivo da una brutta annata, contraddistinta da un infortunio a Brescia. Palermo è stata la mia scommessa, ho preferito andare in Sicilia perché sapevo che il club rosanero poteva avere un futuro splendido e immediato. E’ stata la scelta più azzeccata della mia carriera. Gli anni migliori sono stati al Palermo e alla Fiorentina. Poi anche e Monaco ho avuto un bellissimo periodo, ho vinto coppa di Germania, coppa di lega e campionato. Il mio momento è arrivato forse un po’ tardi, ma si vede che doveva andare così. Poi sono tornato alla Fiorentina, ma alla fine dello scorso campionato, a Firenze pensavano che fossi finito come giocatore e che avessi intenzione di cominciare la carriera da dirigente. Io invece avevo ancora voglia di giocare e ora a Verona sto vivendo una favola fantastica. Nemmeno io mi sarei immaginato una stagione così. Con i 15 gol segnati in Serie A ho affiancato due centravanti della storia gialloblù come Bui e Penzo, potrei entrare nella storia di questa società e lo spero”.

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