Bari calcio-trattativa fallita della cessione del club: la Meleam racconta la propria verità

La Meleam S.P.A. nella giornata odierna ha emesso un comunicato stampa, con l’obiettivo di fare chiarezza riguardo la vicenda della mancata acquisizione del Bari Calcio.

Otto i punti fondamentali, delineati dall’Amministratore Delegato della società bitontina, Pasquale Bacco, con lo scopo di fare emergere la propria verità.

Di seguito si riporta il testo integrale del comunicato stampa indetto dalla Meleam.

Fonte: bitettese

 

La Meleam S.p.A., in seguito alle ingiuste affermazioni mediatiche (in particolar modo la trasmissione “Punto Calcio” di telenorba del giorno 19 dicembre) ed al comunicato dell’AS Bari dello stesso 19 dicembre, si trova costretta a precisare quanto segue:

 

1 – L’AS Bari dovrebbe essere in vendita a costo zero. Ma dai bilanci pubblici, regolarmente depositati, risulta un debito dell’AS Bari verso la Salvatore Matarrese SpA. Chi compra l’AS Bari, oltre ad accollarsi tutta la situazione economica, deve pagare alla Salvatore Matarrese SpA questo costo, sotto forma di debito. Nella prima bozza di preliminare presentato alla Meleam veniva posta come condizione prioritaria assoluta il pagamento immediato del debito alla Salvatore Matarrese SpA motivo per cui la Meleam ha rifiutato di firmarlo, considerando molto più’ urgenti pagamenti di stipendi ai calciatori e altri arretrati;

 

2 – La caparra non è stata versata in quanto si tratta di acquistare una società che per ammissione pubblica di tutti, al momento è fortemente indebitata. Avremmo accettato di versare la caparra penitenziale (cioè se uno si ritira senza motivo, perde il versato) solo nel caso in cui l’avesse versata anche la proprietà. La proprietà ha sempre rifiutato. Nell’ultimo accordo, quello che si sarebbe dovuto firmare in questi giorni, le parti avevano concordato che la Meleam avrebbre versato una somma che per l’attuale proprietà doveva servire per i presunti crediti della Salvatore Matarrese SpA mentre la Meleam ha “osato” chiedere che tale somma sarebbe dovuta essere utilizzata per gli stipendi dei calciatori;

 

3 – A novembre, nel noto episodio del pagamento degli stipendi arretrati, la Meleam e i partners hanno comunicato la disponibilità immediata a versare la somma per il pagamento degli stessi. Questo versamento si poteva intendere anche come forma di caparra, ma almeno in questo caso avrebbe avuto un’a utilità. La proprietà, come hanno riportato tutti gli organi di stampa, ha rifiutato ed ha preferito una ennesima garanzia sui soldi della Lega, rendendo ancora più difficile la situazione debitoria;

 

4 – Nella documentazione consegnata per la due diligence mancano almeno 5 pagine intere di bilancio, tutta la situazione giuridica con i dipendenti ma soprattutto mancano completamente i contratti dei calciatori e le fideiussioni che la Meleam dovrebbe sostituire. Materiale non consegnato neanche dopo esplicita richiesta. Come si fa a sostituirsi a fideiussioni senza sapere se si tratta di 2 (due) oppure 30 (trenta) milioni? Come si fa ad acquistare una società senza neanche sapere con certezza quali sono i calciatori di proprietà, gli ingaggi e le scadenze?

 

5 – L’AS Bari, è sempre stata a conoscenza degli imprenditori che affiancano la Meleam in questa trattativa. Proprio alla comunicazione delle credenziali abbiamo avuto la documentazione per la due diligence, che altrimenti mai sarebbe stata consegnata. Se fosse stato vero il contrario (così come affermato dalla controparte ed ampiamente riportato sugli organi di stampa), la famiglia Matarrese avrebbe consegnato tutta la documentazione a “squattrinati imbroglioni”: ipotesi onestamente poco credibile. In realtà tali aziende partners (in particolar modo per motivi professionali o geografici), anche considerati i precedenti, non hanno categoricamente voluto contatti diretti con la proprietà, per evitare eventuali pressioni, imbarazzanti discussioni e possibili forme di condizionamento psicologico. In ogni caso la Meleam e partners acquistando l’AS Bari con regolare atto notarile, assumerebbe in toto tutta la situazione debitoria (con relative fideiussioni) liberando così totalmente l’attuale proprietà da tutte le responsabilità economiche, nessuna esclusa. Non si comprende quindi tutta questa ostinazione;

 

6 – Calcio scommesse. La mattina del 19 dicembre scoppia l’ondata giudiziaria del calcio scommesse. Alle 13.19 con un comunicato ANSA , l’A.D. dell’AS Bari Calcio, dott. GArzelli si dichiara molto preoccupato. Riteniamo che chiedere qualche spiegazione in merito da parte della Meleam era legittimo ed assolutamente logico, soprattutto in seguito alle esternate preoccupazioni dell’Amministratore Delegato della società che si sta per acquistare;

 

Si precisa ancora che per la fatidica data del 19 dicembre (con accordo tra le parti) era previsto presso lo studio professionale incaricato dalla famiglia Matarrese un incontro definitivo per chiarire ultime divergenze e concordare tempistica (cose meramente organizzative e logistiche); non certo per la firma dell’atto definitivo. Semprecchè all’interno dello studio professionale coinvolto dai Matarrese, non praticasse la sua attività anche un notaio. Cosa che allo stato non corrisponde alla realtà.

 

Appare logico che la trattativa è stata interrotta per esclusiva volontà della attuale proprietà e qualunque tentativo di far ricadere la responsabilità sulla Meleam non potrà mai essere supportato nè dai fatti nè dalla logica.

Per rafforzare la tesi la Meleam si dice disposta in qualunque momento ad acquisire, in parte od in toto, le quote azionarie dell’AS Bari attraverso l’intervento diretto di un garante, anche istituzionale.

Le condizioni rimarranno invariate nella forma e nella sostanza vanno così sintetizzate pubblicamente:

1) il cash da versare dinanzi il notaio alla sigla del definitivo dovrà essere utilizzato al pagamento dello ‘’stipendio’’ dei calciatori e non per soddisfare crediti della famiglia Matarrese;

2) Invio dei documenti mancanti per chiudere con giustezza la due-diligence (contratti dei giocatori, elenco fideiussioni a cui sostituirsi).

La Meleam e partners si dichiarano pronti a qualsiasi forma di confronto pubblico democratico e paritario, speranzosi di avere pari possibilità di presenza e pari “peso” e dignità presso gli organi di informazione.

 

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