Cesena e Trapani, è calcio spettacolo: 2-2 al Manuzzi
Dal nostro inviato a Cesena – Sotto un cielo più che grigiastro va in onda Cesena-Trapani.
Il match è un vero e proprio scontro playoff: i romagnoli infatti sono a quota 43, mentre i siciliani hanno solo un punto in meno. Coach Bisoli si affida ancora a una squadra relativamente giovane, inserendo dal primo minuto Camporese; Boscaglia invece, si affida alla “vecchia guardia”, costituita dalla spina dorsale Terlizzi-Ciaramitaro-Mancosu. Ecco i ventidue in campo:
CESENA (4-3-1-2) Agliardi; Consolini, Volta, Camporese, Renzetti; Gagliardini (52′ Defrel), Cascione, Belingheri; D’Alessandro (79′ Garritano); Rodriguez, Marilungo (64′ Succi). A disp: Rossini, Galassi, Alhassan, De Feudis, Ingegneri, Yabrè. All. Bisoli
TRAPANI (4-4-2) Nordi; Ferri (80′ Pacilli), Pagliarulo, Terlizzi, Rizzato; Garufo, Pirrone (73′ Caccetta), Ciaramitaro, Nizzetto; Mancosu, Iunco (54′ Gambino). A disp: Marcone, Daì, Abate, Raimondi, Priola, Feola. All. Boscaglia
PRIMO TEMPO – Le due squadre partono subito con l’idea chiara di attaccare: la prima emozione la regala Iunco, che approfitta di un liscio di Consolini ma il suo tiro viene mandato in angolo. Il Trapani però parte meglio, e al 13esimo realizza il vantaggio: Nizzetto si invola sulla sinistra e crossa, Volta buca l’intervento e Mancosu, dall’interno dell’area piccola, compie il tap-in da pochi passi. 0-1.
Il Cesena prova a reagire, ed acquisisce il pallino del gioco in mano: al 26esimo D’Alessandro ricama un buon uno-due con Rodriguez, ma spedisce poi alto dal limite dell’area. Ci prova poco dopo pure Belingheri, ma l’esito è lo stesso del compagno di squadra: pallone fuori. Grandissima occasione invece, sulla testa di Rodriguez, che in precario equilibro fa quel che può e indirizza la sfera nello specchio: Nordi però non è sorpreso e para d’istinto col piede.
Al 35esimo il Trapani in contropiede confeziona un’importantissima palla gol: Nizzetto, ben servito dalla destra, approfitta del buco di Consolini e tira, Agliardi respinge e Mancosu coglie il palo di prima intenzione a porta semi-sguarnita. La partita vive di ondate: i romagnoli sfiorano il pareggio, alla fine del primo tempo, con un tiro-cross di Cascione ben sventato da Nordi in calcio d’angolo. Subito dopo, Marilungo coglie la traversa sui pressi di un corner: è l’ultima emozione. Il Trapani porta a casa un primo tempo più che divertente.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre in maniera terrificante per il Cesena, colpito da un vero e proprio blackout: al 46′ Mancosu si ritrova solo davanti ad Agliardi, che è bravissimo ad ipnotizzarlo e, sulla respinta, Nizzetto spedisce fuori di pochissimo. Tre minuti dopo, calcio di rigore ospite: Volta atterra Iunco e si becca l’ammonizione. Dal dischetto va Mancosu, che spiazza Agliardi: 0-2 Trapani.
Belingheri prova a suonare la carica dei suoi ma la sua staffilata dai 25 metri viene deviata da Nordi in angolo. Il Trapani ora è pericoloso in contropiede, con Gambino che scucchiaia fuori una buona iniziativa personale. Il Cesena però ci prova ed accorcia le distanze da corner: Renzetti pennella, Volta colpisce di testa e Rodriguez approfitta della respinta di Nordi per gonfiare la rete. 1-2, partita riaperta. Cesena che sfiora il pareggio ancora da angolo, con Volta che però non riesce a trovare la giusta torsione per metterla dentro. I padroni di casa sono ora inarrestabili: Rodriguez riceve palla sulla sinistra, salta l’uomo e pennella un tiro a giro imprendibile per Nordi: incredibile 2-2, ma il pallone sembra non essere entrato realmente. A cinque minuti dalla fine, Cascione becca il secondo giallo: rosso per lui. Il Trapani prova ad approfittarne, ma Ciaramitaro tira addosso ad Agliardi.
Le squadre, ormai stanche, si accontentano del pari: al Manuzzi finisce 2-2.
MARCATORI – 13′ e 51′ rig. Mancosu (T) 69′ e 79′ Rodriguez (C)
NOTE – Ammoniti: Ciaramitaro, Terlizzi (T) Volta (C). Espulsi: Cascione (C). Calci d’angolo: 9 a 3 per il Cesena. Spettatori: 10.656. Incasso: 31.694 euro.
ARBITRO – Ostinelli di Como. Assistenti: Vicinanza di Albenga e Carbone di Napoli. Quarto uomo: Ros di Pordenone.