Esclusiva-Marco Amabili: “L’Ascoli ha ancora l’ultima opportunità. Iachini? L’uomo giusto per la Samp”

Marco Amabili, noto giornalista sportivo che si occupa principalmente dell’Ascoli nonchè Direttore Responsabile di picenotime.it, ha rilasciato un’intervista esclusiva a SoccerMagazine.it, rispondendo alle nostre domande.

Massimo Silva, nuovo tecnico dell’Ascoli, riuscirà nell’impresa di salvare l’Ascoli?

E’ un’impresa durissima, ai limiti dell’impossibile, la pesante penalizzazione ed i 5 punti nelle ultime 11 gare hanno messo in salita il campionato del Picchio e servirebbe un bel filotto di vittorie per riaccendere la fiammella della speranza. Di certo mister Silva le proverà tutte prima di alzare bandiera bianca, l’entusiasmo e l’esperienza non gli mancano, sa cosa significa vestire la maglia dell’Ascoli e di certo farà tutto il possibile per non far retrocedere il club che gli ha regalato tante emozioni sia da calciatore che da allenatore.

Che differenze sostanziali ci sono tra il gioco di mister Silva e quello di mister Castori?

Silva ha subito virato sulla difesa a cinque, un centrocampo di sostanza ed un attacco che fa leva sull’ottima momento di forma di Falconieri, un corpo estraneo alla squadra ad inizio stagione. Il nuovo mister pretende che la squadra pressi alta e punta molto sulla spinta degli esterni, con Castori ci si basava soprattutto sull’intensità e sull’aggressività, caratteristiche che hanno rappresentato il segreto della miracolosa salvezza della scorsa primavera ma che nelle prime 13 gare di questo campionato sono venute meno.

Tra i giovani chi l’ha più impressionato?

Sicuramente Alessandro Sbaffo, un centrocampista classe ’90 che ha fisico, tecnica, corsa e capacità di inserimento. Può giocare in più ruoli e le sue prestazioni non sono mai banali, può fare una grande carriera e sembra, dalle interviste che ci ha rilasciato, un ragazzo con la testa sulle spalle.

Parliamo ora della Serie Bwin a grandi linee. Quali sono le Sue favorite per la promozione diretta?

Torino e Padova hanno qualcosa in più ed a mio parere saranno loro ad accedere direttamente nella massima serie. Per il terzo posto mi attendo un ritorno della Samp, che se la dovrebbe giocare con Reggina, Sassuolo e Pescara.

Quale squadra del campionato cadetto secondo lei esprime il miglior gioco?

Senza ombra di dubbio il Pescara di Zeman, una vera e propria macchina da gol trascinata dall’effervescente trio d’attacco Sansovini-Immobile-Insigne. Strano a dirsi, ma Zeman in terra abruzzese ha trovato anche un certo equilibrio in fase difensiva, se la benzina non finirà presto i biancazzurri possono davvero sognare in grande.

La squadra che invece ha più deluso le attese?

La Sampdoria è un vero e proprio mistero. Ho avuto modo di vederla all’opera al ‘Del Duca’ contro l’Ascoli e nonostante la vittoria in extremis mi deluse enormemente. Ha una rosa eccellente, ma Atzori non è mai riuscito a trovare il giusto amalgama e molti giocatori di spicco davano l’impressione di suonare uno spartito diverso rispetto al direttore d’orchestra.

Chi tra le neopromosse L’ha sorpresa di più e perchè?

Il Verona, una squadra che non ha cambiato tanto rispetto alla Lega Pro e che ha alle spalle una società molto solida ed ambiziosa. Nella città di Romeo e Giulietta c’è molto entusiasmo e non sarebbe un’eresia vedere i gialloblù nella griglia dei playoff. Mi piace molto anche la Juve Stabia, una formazione che al pari del Pescara gioca il miglior calcio offensivo dell’intera cadetteria.

Come giudica il progetto Pescara?

E’ un progetto serio che si basa su una gestione economica oculata, sulla valorizzazione dei giovani e sul calore di una piazza che è assetata di calcio che conta dopo anni di delusioni e pesanti rospi da ingoiare. Zeman sta facendo divertire e sognare il pubblico dell’Adriatico, c’è da vedere se le gambe dei suoi ragazzi gireranno a mille anche a primavera.

Iachini è l’uomo giusto per la Sampdoria?

L’ascolanissimo Beppe Iachini ha sempre fatto bene in Serie B, lo spirito combattivo non gli manca ed ha tutto il tempo per recuperare il distacco dalle prime della classe. Resta da vedere se riuscirà a creare subito il giusto feeling con i ‘senatori’ dello spogliatoio blucerchiato e di conseguenza con una tifoseria molto esigente ed ancora frustrata da una dolorisissima retrocessione.

Sampdoria-Bari, vietata la trasferta nonostante il gemellaggio: che ne pensa?

Sulla carta è sbagliato, ma con le nuove normative non si scherza ed ormai da tempo il ‘Governo’ del calcio ha deciso di intraprendere una strada intransigente, spesso a discapito delle migliaia di tifosi “per bene” che vogliono assistere esclusivamente ad uno spettacolo sportivo. A volte viene un po’ di nostalgia nel ripensare agli impianti stracolmi di passione degli anni ’80 e ’90, ora invece andare allo stadio è diventato quasi più complicato di un imbarco all’aeroporto.

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