La festa della Sampdoria: espugna Varese (0-1) e ritorna in serie A

La gioia e l’emozione di mister Iachini che invade il campo del “Franco Ossola” di Varese. È l’istantanea dell’ultimo verdetto del campionato di serie Bwin: la Sampdoria  ritorna in A, dopo un anno di permanenza nella serie cadetta.

Ad inizio primo tempo la Sampdoria si limita a difendere mentre la squadra di casa parte all’assalto: al 18’minuto il calcio d’angolo pericoloso battuto da Kurtic pesca Pucino in mezzo all’area di rigore, il cui tiro termina però di poco a lato dalla porta difesa da Da Costa.  Al 20’ minuto ci prova Rivas, con un tiro centrale, facilmente intercettato dall’estremo difensore doriano. Al 23’minuto ancora un indomabile Rivas, servito da Neto Pereira, lascia partire un tiro che però termina all’esterno della rete. Il Varese mette in campo cuore e grinta e al 30’minuto va vicino al vantaggio. Bella azione innescata da Nadarevic  su punizione, Terlizzi colpisce di testa per la girata di Neto Pereira che colpisce la traversa.

Nel finale di primo tempo la Sampdoria si rende pericolosa.  Al 34’minuto è da registrarsi una doppia clamorosa occasione fallita da parte dei blucerchiati: cross di Munari e colpo di testa di Terlizzi, Pucino risponde “presente”, respingendo il tentativo avversario. Ma l’agguato blucerchiato continua con Soriano che a due passi dalla porta difesa da Bressan vede svanire incredibilmente il gol del possibile vantaggio grazie al tentativo di Terlizzi che fa “muro”, respingendo sulla linea. Al 38’minuto è ancora la Sampdoria a farsi viva: punizione potente di Renan che trova la respinta di Bressan (prima con i pugni e poi con i piedi, in anticipo su Pozzi).

Nel corso del secondo tempo il Varese appare spento e visibilmente calato grazie anche alla manovra difensiva blucerchiata che non concede spazi ai padroni di casa. Poche sono le azioni pericolose che si registrano nel corso della seconda frazione di gioco. L’assedio del Varese si concentra negli ultimi minuti di gioco e al 42’minuto del st Plasmati fallisce clamorosamente il gol del possibile vantaggio: il suo colpo di testa si spegne a lato dalla porta difesa da Da Costa.

Il Franco Ossola è una bolgia e il pubblico sospinge i propri beniamini verso l’impresa. Impresa che diventa insostenibile quando arriva il gol “doccia fredda” di Pozzi che a tu per tu con Bressan spedisce la palla in rete, spegnendo le speranze del Varese e consegnando al popolo doriano il ritorno nella massima serie. 

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