Palermo, Perinetti tiene alta l’attenzione: “Entriamo nella fase clou, guai ad abbassare la guardia”

Il responsabile dell’area tecnica del Palermo Giorgio Perinetti, commenta a “La Repubblica”, il trionfale campionato di Serie B fin qui disputato dai rosanero ma chiede ai giocatori e a tutto l’ambiente di tenere sempre viva l’attenzione:

fonte immagine:credit foto AC Siena
Perinetti – fonte immagine:credit foto AC Siena

“Fra le avversarie che dovremo affrontare sino alla fine del campionato l’avversario più difficile sarà la distrazione o la convinzione che sia già tutto fatto. Per il resto non temo nessuno. La pedalata dell’ultimo chilometro è sempre la più pesante. Non bisogna guardare indietro ma stare sempre all’erta. Il vantaggio è un margine di sicurezza solo se mantieni la stessa mentalità, mi rassicurano le prestazioni che continuiamo a fare piuttosto che il vantaggio che accumuliamo. Chiaramente, più ci avviciniamo all’obiettivo più si può programmare la prossima stagione con anticipo. Il calendario non lo guardo perché la buccia di banana è dietro l’angolo. Certo, se andiamo avanti così chiuderemo la pratica in anticipo. Non voglio dire quante vittorie servono o quanti punti dobbiamo fare per fare festa. Penso solo a Varese, Avellino, Trapani e Reggina. Forse al Latina. Diciamo che fare bene tutte le partite prima di Pasqua potrebbe aprire scenari importanti. Una tappa intermedia che, una volta superata, ci lascerebbe la convinzione di pedalare in discesa”. Perinetti aveva previsto a inizio campionato l’exploit del Palermo a marzo: “Si entra nella fase calda della stagione, quando ho parlato di marzo l’ho fatto perché ero consapevole della forza della squadra. Sono state messe da parte le individualità e chi non gioca bada sempre a farsi trovare pronto. Abbiamo azzeccato le scelte, anche quelle fatte a gennaio e quella estiva era già una buona base di partenza”. L’unico rammarico per il dirigente rosanero è aver visto fin qui davvero poca gente al “Barbera”, forse ancora scottata dalla retrocessione della stagione passata:  “Non è questo il modo di sostenere la squadra. Il tifoso non ha se né ma. Ringraziamo chi ci segue, però rimpiangiamo le grandi serate al ‘Barbera’: erano uno spettacolo che mi aiutava anche a convincere i giocatori a venire a giocare a Palermo. La disaffezione è dovuta a mille fattori, mi auguro solo che il tifoso palermitano capisca che la sua presenza è un valore aggiunto. Già dalla partita contro l’Avellino sarebbe bello riabbracciare la nostra gente”.

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