Salernitana, ora sei più BBella: dalla polvere alla gloria

La polvere, cinque lunghi anni nella polvere fastidiosa di un Inferno che sembrava interminabile.

Fonte: Roberto Spagnuolo
Fonte: Roberto Spagnuolo

Un Inferno per una città che vive del calore e dell’emozione che un calcio ad un pallone può trasmettere, che vive della gioia di una squadra, quella gioia rimasta in gola e poi tramortita al fischio finale del 19 Giugno del 2011, quella maledetta finale play-off contro il Verona persa, quel sogno e quell’oblio contemporaneamente ad un passo, quelle urla di illusione sul goal di Carrus che bastò a cadere, a piombare molto in basso, a sprofondare. “Sull’orlo del precipizio l’equilibrio è massimo“: esatto, proprio da qui la gente salernitana è ripartita, proprio dall’orlo del precipizio, se non dal precipizio vero e proprio. Il fallimento, la nascita di una società senza logo, senza colori, senza la riconoscenza di chi è nato e cresciuto con la maglia granata, col mito della grande Salernitana. La Serie D, i 10.000 spettatori in Serie D per una squadra che non era la Salernitana, le trasferte a Selargius, Budoni, Borgo a Buggiano, su quei campi che forse erano poco più capienti di un bar di periferia. La polvere. I tifosi, una città, una squadra, tutto immerso nella polvere, fino a quando la costanza e la passione ma soprattutto il cuore, il cuore vero della gente che non si arrende, quello di una tifoseria e di una squadra che con infinita pazienza e passione hanno lottato, comunque con i denti, per ottenere con merito ciò che spettava loro senza dubbio. La promozione in Lega Pro Seconda Divisione, le tante sofferenze, l’inferno un po’ più indietro e allora ecco i 3 anni di purgatorio. La Salernitana torna e lotta nella Prima Divisione della Lega Pro, vince, soffre, il pubblico è lì, 25.000 tifosi ad ogni gara incendiati dalla passione e dalla speranza di rivedere la propria squadra su un palcoscenico vero, su un palcoscenico che può accendere i cuori di una città immersa nell’emozione per i granata. E’ l’11 Maggio 2014, la Salernitana ci prova… no, forse ancora non è il momento, e allora ecco la sconfitta per mano del Frosinone ai quarti di finale dei play-off, finisce 2-0, la polvere… Di nuovo! Ma stavolta è diverso: stavolta è una sconfitta che non brucia, è una sconfitta che stimola, che stimola società, giocatori e tifosi a spingersi oltre… Ad andare oltre ogni aspettativa, col cuore… E allora ecco la nuova stagione, ecco una nuova partenza, ma stavolta l’eco e l’atmosfera del Paradiso si sentono, si percepiscono. Le vittorie, il testa a testa col Benevento sin dalle prime gare, il primato perso, poi riconquistato con la forza, un vero e proprio diapason che scandisce l’emozioni di una stagione tanto e ancora tanto emozionante. Ogni goal, ogni sconfitta, ogni cosa innalzava l’accento di un’emozione infinita, fino ad arrivare al magico 25 Aprile 2015, dove il cuore è scoppiato… La Salernitana vince 2-1 col Barletta e contemporaneamente il Messina pareggia 1-1 col Benevento grazie ad un goal di un salernitano. Destino? Forse sì. Serie B per ora, ma non è ancora finita. Il goal del 3-1 arriva quasi in sordina perchè la gente non vuole crederci, vuole aspettare davvero la fine della partita del Benevento fino alle 19:19, quando esplode la curva, quando si sente un boato in un Arechi stracolmo di speranze, stracolmo di quella voglia di liberarsi di un calvario che doveva avere il suo termine, le urla sono di gioia, la Salernitana è in Serie B! Il calvario è finito, il purgatorio anche, ora si aprono le porte del Paradiso, adesso è il momento di sognare, per quella gente che vive di sogni, che vive per far sì che i sogni diventino realtà, la festa in strada, i fiumi di persone in ogni via innamorate di un sogno, innamorate di una donna che è tornata, innamorata dei colori di una città che è tornata nel calcio che davvero conta… E allora, Sua Maestà Salernitana…. BBBentornata! Porta il sogno a diventare realtà, per la tua gente e per i tuoi colori. A volte è proprio vero, bisogna sprofondare, perché poi risalendo, l’emozione di godersi la vista dall’alto è unica! Grazie Salernitana, la gente di Salerno ti ringrazia.

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