Varese, duro comunicato della società: “L’atto vandalico subito è uno sfregio nei nostri confronti”

In un week end in cui gli ultras sono riusciti a dare il peggio di se con atti deprecabili come l’aggressione ai giocatori del Cagliari, la notizia più brutta è arrivata in mattinata da Varese dove alcuni incivili, perchè sicuramente non si possono definire tifosi, hanno messo a ferro e fuoco lo stadio “Franco Ossola costringendo la Lega a rinviare l’incontro tra i biancorossi e l’Avellino.

Fonte: www.varese1910.it
Fonte: www.varese1910.it

Un vero e proprio colpo al cuore per il Varese calcio che certamente non vive un periodo facile visto l’ultimo posto in classifica in Serie B e con la Lega Pro praticamente ad un passo. All’atto vandalico subito, però, il Varese ha reagito con un duro comunicato titolato “JeSuisVarese1910”: “Colpiti al cuore. Devastati. Mani ed anime sporche hanno profanato il nostro stadio. Hanno arato l’essenza della nostra passione. Hanno ucciso un sogno. Lupi mannari gocciolanti fiele. Senza pietà. Creature della notte, compagni del buio, senza rispetto per il Peo ed il piccolo Martino, i nostri angeli custodi, hanno approfittato dell’oscurità per demolire il terreno di gioco, imbrattare la pista, distruggere le porte e le panchine. Non è un semplice atto vandalico. C’è di più. E’ uno sfregio, un invito arrogante, una minaccia. Un pugno in faccia a coloro che, giorno dopo giorno, notti insonni, energia e dedizione, stanno lavorando per garantire un futuro a ciò che noi amiamo di più. Non è solo una squadra di Calcio, una fotografia, una copertina patinata. Si chiama A.S.Varese 1910, colori biancorossi, come l’anima ed il sangue, come la passione e l’orgoglio. Il disegno è chiaro. Spaventare, scoraggiare, deprimere. Per un battito d’ali ci sono riusciti. Franco Ossola in lacrime, sconcerto e sgomento.
Il tempo di un respiro ed il furor ch’entro ci rugge prende il sopravvento. Marchiati  Varese 1910. A fuoco, con fierezza. Il tormento muta in speranza, il supplizio in consolazione. Noi siamo oltre le scritte minacciose, gli insulti, i danni, le rovine. Noi siamo un piccolo popolo che, quotidianamente, vive e lavora in biancorosso. In sede, sui campi, nelle stanze dei bottoni, progettando, analizzando, educando, insegnando. Piccoli parassiti non ci scalfiscono. Siamo forti e temprati dall’affetto dei nostri bambini e ragazzi, dei genitori e degli amici. Gli stessi che ci inviano messaggi di solidarietà, ci invitano a non mollare “…perché il Varese siete voi…”. Siamo granito. Non molleremo mai. Per tutti coloro che ci vogliono bene. Per il lavoro svolto in questi dieci anni. Per l’onda di emozione positiva scaturita da questo sciagurato episodio. Ogni nuvola di pioggia conserva profili d’argento. E di biancorosso.  Si continua a correre, volare, esultare.  Capitan Uncino non ce la farà. Mai.

 Je suis A.S.Varese 1910″

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy