A tutta tattica – Udinese, this is football

La bellezza del calcio sta in una sua caratteristica precisa: il gioco di squadra. Non esiste giocatore che da solo, esclusivamente con il suo talento, possa raggiungere i traguardi più importanti. D’altronde, il divertimento sta proprio lì, nella coordinazione, nei sincronismi che permettono il gol.

Non sono molte le squadre che in campionato esprimono un calcio di squadra, in grado di esaltare le caratteristiche dei singoli; tra queste, una in particolare sta proponendo un calcio di altissimo livello e senza interruzioni da un paio d’anni: L’Udinese di Francesco Guidolin.

Le partenze di Zapata, Inler e Sanchez hanno sicuramente indebolito l’organico; tuttavia la forza dell’organizzazione di gioco ha permesso di sopperire a queste assenze in modo più che brillante. La posizione in classifica ne è dimostrazione lampante.

Domenica sera l’Udinese ha pareggiato con la Lazio, un’altra buona squadra della serie A, ben organizzata da Reja. Giovedì con un altro pareggio ha superato la fase a gironi dell’Europa League.

Difesa: la linea è a tre; non è una novità, l’Udinese è una delle prime squadre ad aver utilizzato questo sistema di gioco. Domizzi, Benatia e Ferronetti in questo campionato stanno garantendo adeguata protezione ad Handanovic; d’altronde, quando tutta la squadra gioca bene e difende collettivamente, i risultati si vedono e non stupisce che questa sia una delle difese meno battute della Serie A.

 

Centrocampo: Questo reparto è molto “affollato”: i tre al centro sono Asamoah, Pinzi e Isla; quest’ultimo è stato spostato al centro da Guidolin dopo la partenza di Inler. L’idea si è rivelata più che buona, infatti sarebbe stato molto difficile trovare un giocatore dello stesso livello tecnico e tattico dello svizzero. In questo modo è stato necessario trovare un nuovo esterno, ma questa è comunque una ricerca più semplice rispetto a quello di un centrocampista; infatti, per un esterno, per far bene sono necessari sopratutto ritmo e corsa, qualità che se non si posseggono per talento, poi possono acquisire con l’allenamento.

Sugli esterni, Armero a sinistra e Basta a destra, formano una delle coppie più forti del campionato. Giocano alti e supportano tantissimo la fase d’attacco.

 

Attacco: Il re incontrastato è Di Natale, capocannoniere del campionato attuale e degli ultimi due. Lui è il Messi di Udine, nel vero senso della parola, visto che, come il talento argentino, è libero di svariare come meglio crede. Perso Sanchez (guarda un pò,finito proprio al Barça) l’attaccante napoletano non è stato accompagnato da un nuovo partner d’attacco dello stesso livello. Poco importa però, visto che l’assenza è sopperita da una manovra d’attacco avvolgente, cui partecipano gli esterni, la seconda punta (di solito Torje o Fabbrini) e i centrocampisti.

Gli inserimenti sono l’arma in più di questa squadra, e questo la rende la più “spagnola” della Serie A: in sintesi il modulo è un 3-5-1: una sola punta e tanti centrocampisti, di modo da non dare riferimenti agli avversari. Il segreto di Guidolin è l’intensità; i risultati sono talmente buoni che sarebbe un peccato se con questo ciclo non riuscissero a raggiungere alcun traguardo sportivo.

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