Inter, il ritorno di Mancini: la sua storia in neroazzurro

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”… Citare Antonello Venditti in questa situazione sarà anche scontato e notoriamente inflazionato, ma fotografa al meglio la situazione venutasi a creare in casa Inter, dove l’esonero di Walter Mazzarri ha riportato in sella alla panchina neroazzurra quel Roberto Mancini, già allenatore vincente della Beneamata dall’estate del 2004 al giugno del 2008.

Roberto Mancini (fonte: www.inter.it)
Roberto Mancini (fonte: www.inter.it)

La decisione presa dal presidente Erick Thohir è di quelle radicali ed importanti, con l’addio di Mazzarri arrivato dopo il non entusiasmante avvio di stagione neroazzurro fatto di sedici miseri punti raccolti in campionato in undici gare, con pochi sussulti positivi (il 7-0 al Sassuolo e poco più) e tante partite negative (le sconfitte con Fiorentina e Parma, o i pareggi con Torino e Verona). Roberto Mancini torna dunque a sedere sulla panchina dell’Inter sei anni dopo il suo esonero datato giugno 2008 e torna ad essere un tesserato neroazzurro esattamente cinque anni dopo la sua rescissione contrattuale datata novembre 2009. Nel mezzo il Mancio è stato capace di riportare il Manchester City sul trono della Premier League quarantaquattro anni dopo l’ultimo successo dei Citizens, vincendo anche una FA Cup ed un Community Shield, oltre a riportare nella bacheca del Galatasaray la Coppa di Turchia dopo dieci anni di digiuno. La storia di Mancini all’Inter ricomincia sotto gli echi del passato, un passato fatto di grandi successi in campo nazionale e cocenti delusioni a livello europeo. Con Mancini in panchina l’Inter è tornata a vincere sul suolo italiano dopo anni di sconfitte, polemiche, esoneri e calciatori strapagati, trionfando per tre volte in Serie A (due volte sul campo, una a tavolino), conquistando anche due edizioni della Coppa Italia e due della Supercoppa Italiana. Sette trofei in quattro anni di gestione, bottino importante per far tornare l’Inter ai vertici del calcio italiano, costruendo di fatto anno dopo anno nel tempo il nucleo base (Julio Cesar, Maicon, Samuel, Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Chivu, più le riserve Materazzi e Cordoba) che poi trionferà anche in campo europeo sotto la gestione José Mourinho. L’addio di Mancini all’Inter, però, non fu dei più rosei, con l’esonero arrivato a poche settimane dalla conquista del campionato 2007-2008, ma i rapporti si incrinarono già a marzo quando dopo la sconfitta in Champions League con il Liverpool Mancini dichiarò che quelli sarebbero stati i suoi ultimi mesi interisti nonostante un contratto rinnovato con il club meneghino solo poco tempo prima. Ora l’ex numero 10 di Bologna, Sampdoria e Lazio torna dunque a vestirsi di neroazzurro, per ricostruire dalle fondamenta e riportare l’Inter ai vertici del calcio italiano come già fatto in passato. Una missione non facile per Mancini, uomo di calcio che in carriera ha sempre, però, saputo reinventarsi sia da giocatore che da allenatore, vincendo praticamente ovunque sia stato. Dalla Sampdoria alla Lazio, dalla Fiorentina all’Inter, fino al Manchester City ed al Galatasaray i suoi successi parlano chiaro. Italia, Inghilterra, Turchia e ritorno in Serie A con un inizio subito da brividi: il derby contro il Milan di Filippo Inzaghi… Mancini riparte dall’Inter, Thohir si affida allo jesino per riportare il club neroazzurro fra le grandi del calcio italiano.

Francesco Tusi

Francesco Tusi

Amante del calcio, metafora più vera della vita in tutte le sue innumerevoli sfaccettature. Amante del mare, della sua vastità e della sua sconfinata bellezza.

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