Napoli, mezza favola sotto il Vesuvio

Applausi a scena aperta alla fine del primo atto.

SarriIn casa Napoli c’è un dato di fatto seppur non  giustificante di alcun festeggiamento o conclusione affrettata: gli azzurri esprimono il miglior gioco d’Italia (forse non solo) e sono meritatamente primi alla fine del girone d’andata. Ma chiuso il sipario d’intermezzo, il titolo di Campione d’inverno non esalta i ragazzi di Maurizio Sarri attento a smorzare con accortezza ogni rischio di euforia eccessiva. Le sue dichiarazioni post-partita a Frosinone non tradiscono, infatti, l’abitudinario target di umiltà ed impegno ma non si può non denotare una certa soddisfazione nel tono e nell’espressione di un allenatore che sa di aver fatto un lavoro più che ottimo al giro di boa.

E così, dopo 25 anni, il Napoli è di nuovo primo in classifica alla fine del girone d’andata con tutti gli scongiuri del caso vista la scaramanzia che regna sovrana sotto il Vesuvio e visto che l’ultima volta era la stagione 89-90, e fu scudetto. Una Napoli che segretamente sogna; sogna e si innamora ogni giorno di più di questa squadra, del suo nuovo gioco e del suo allenatore. De Laurentiis aveva scommesso contro tutto e tutti all’inizio della stagione scegliendo Maurizio Sarri, un novellino per la massima serie, per guidare il Napoli del dopo-Benitez. Eppure il produttore romano ci ha visto lungo anche questa volta scoprendo un maestro di calcio ed un grandissimo professionista.

Ma veniamo ai numeri: in 19 giornate sono 41 i punti totalizzati e soltanto due gli stop del Napoli, entrambi in Emilia. Gli azzurri vengono sconfitti, infatti, alla prima di campionato in casa del Sassuolo ed alla 15° giornata a Bologna, perdendo ad opera dei felsinei la testa della classifica conquistata appena 7 giorni prima. Per il resto il Napoli è stata un’instancabile macchina da punti con 12 vittorie e 5 pareggi per un totale di 38 gol fatti (miglior attacco della serie A) e 15 subiti (seconda miglior difesa dopo l’Inter di Mancini) vantando il momentaneo capocannoniere della Serie A, Gonzalo Higuain con 18 reti.

Ma il campionato non è l’unica nota lieta di questa prima metà di stagione; i partenopei sono infatti la migliore compagine di tutte le competizioni europee, qualificandosi ai sedicesimi di Europa League con 18 punti e 6 vittorie su 6.

Numeri che farebbero tremare il grande Milan di Sacchi e sopratutto che sembrano emularlo nella spettacolarità del gioco legato all’efficienza dei risultati.

Sarri ha aperto innegabilmente un ciclo dettato da un calcio spettacolare che deve però ancora dimostrare capacità di tenuta e costanza nella mentalità vincente. Ha scritto, insomma, la prima metà di una favola che da troppo tempo non viene raccontata a Napoli ed ai napoletani che sono lì come bambini seduti per terra, a gambe incrociate e con le facce tra i palmi delle mani in attesa di un lieto fine che trasformerebbe la favola in una splendida realtà.

 

 

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