Torino-Inter: 0-1, ancora una vittoria di misura per la capolista

Allo stadio “Olimpico” oggi, per la 12° giornata di serie A, il Torino ha incontrato l’Inter di Mancini. I nerazzurri centrano la vittoria, portando a casa i 3 punti e consolidando il primo posto in classifica.

Olimpico di Torino Fonte: Alessandra Fanciano
Olimpico di Torino Fonte: Alessandra Fanciano

Il primo tempo del match vede più Inter che Torino in campo, i granata non sono particolarmente aggressivi e attendono il contrattacco degli avversari. Nessun brivido nei primi dieci minuti, ad eccezione di un colpo di testa di Icardi che termina sul fondo. Il Torino comincia a carburare: Bruno Peres si rende protagonista di una bella ripartenza veloce e lancia la palla da fuori area, non riuscendo però ad inquadrare la porta, poi ci riprova Benassi con un destro a giro, ma il pallone colpisce la traversa. Proprio nel momento in cui i padroni di casa sembrano aver recuperato energie e coraggio, arriva il gol dell’Inter. Nagatomo crossa per Palacio, l’argentino serve Kondogbia in area di rigore e il francese insacca in rete con un’acrobazia, segnando il suo primo gol con la maglia nerazzurra. La prima frazione di gioco si chiude con gli ospiti in vantaggio, indubbiamente più concreti dei padroni di casa.

All’avvio del secondo tempo i ritmi sono molto più alti, il Torino cerca di essere più combattivo e di reagire, agguantando il pareggio. Baselli serve Quagliarella, ma Murillo devia in calcio d’angolo, vanificando l’azione pericolosa dell’attaccante granata. È ancora Quagliarella che, a tu per tu con Handanovic, non riesce a battere il portiere dell’Inter. Handanovic fa gli straordinari e para davvero tutto, salvando la propria squadra in più occasioni. Nel finale lo sloveno chiude lo specchio della porta anche a Vives. Dopo 6 minuti di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi. L’Inter, cinica e prudente, batte il Torino di Ventura e si aggiudica anche questa vittoria; i granata, invece, hanno dato dimostrazione di avere le carte in regola di battere una big, ma non sono stati in grado di rendersi realmente pericolosi e di imporsi.

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