La rivincita di Leonardo Bonucci

E’ una calda giornata d’Agosto a Torino. Nella sede della Juventus Marotta e Paratici stanno valutando insieme a mister Conte su quale giocatore puntare per il ruolo di esterno di centrocampo. Sono tanti i nomi che circolano, da Perotti a Farfan passando per Elia. Un fax proveniente dalla non tanto fredda Russia (anche lì è Estate) turba l’ambiente. Offerti 8 milioni per Leonardo Bonucci.

Fonte: Danilo Rossetti

 

Marotta lo vuole cedere. La stagione appena passata è stata disastrosa per “Bonny.” E’ uno dei giocatori sul banco degli imputati insieme ad altri come Felipe Melo e Amauri. Conte si impunta: “Voglio che resti”. Volano parole grosse, il tecnico salentino resiste. Il difensore ex Bari resta in bianconero.
Il Campionato inizia, fin da subito si capisce che la creatura di Conte è tutt’altra cosa rispetto a quelle delle passate stagioni. La squadra va, la difesa è solida, Bonucci prende fiducia. Quando tutto sembra andare per il meglio ecco che arrivano i mezzi passi falsi; i pareggi nelle gare interne con Genoa e Cagliari insieme al 3-3 pirotecnico di Napoli rappresentano le peggiori prestazioni di Leo.
Nel mercato di riparazione Marotta strappa al Siviglia Martin Caceres, il tuttofare difensivo. I tifosi invocano a gran voce l’impiego dell’uruguaiano al posto del difensore ex Bari ma Conte resiste ancora e punta forte sul difensore in vista del big match scudetto, Milan-Juventus.
Questa volta il tecnico sbaglia, Bonucci vuole strafare e regala il vantaggio al Milan. Matri aggiusta la situazione ma le critiche non si placano, anzi. Tanti lo vogliono lontano da Torino, tanti accusano la società di non averlo mandato via quando si aveva l’occasione.
Se c’è un supereroe in questa storia è Antonio Conte. E’ infatti ancora una volta lui a fare muro, a fidarsi del suo difensore contro tutto e tutti. E la fiducia riposta viene ripagata. Dalla trasferta di Firenze la Juve non perde un colpo, Bonucci è in formissima. Così in forma che a Palermo riesce a sbloccare la situazione su calcio d’angolo con un’incornata degna di un grande attaccante. Ieri sera, nel 4-0 con la Roma, ha giocato con la maschera protettiva a causa di uno scontro di gioco che gli  ha provocato una frattura al setto nasale. Voleva esserci a tutti i costi, vuole godersi questo sprint verso lo Scudetto.
Qualcuno dirà che le critiche gli hanno fatto bene, che lo hanno fatto crescere. Chi però lo ha sempre sostenuto è stato il suo mister, incurante di quello che si diceva nei suoi confronti. Ora possiamo dirlo. Conte ha avuto ragione, ha vinto la scommessa.

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