Top & Flop di SM – I voti al mercato. Fiorentina su tutte, Asamoah e Behrami valgono il primo posto. Disastri Milan e Roma.

In attesa del ritorno del campionato, impossibilitati a dare un voto alle prestazioni dell’ultima domenica, puntiamo la nostra attenzione su quanto avvenuto qualche mese fa, nella finestra estiva del mercato.
Ecco a voi dunque i migliori e i peggiori (fino ad ora) acquisti che stanno incidendo sulle loro squadre e sull’andamento del torneo.
Ricordando però, che i conti si fanno alla fine.

 

 

Top:

Fonte: Danilo Rossetti

1) Borja Valero: Più di Aquilani, Pizarro o Mati Fernandez, lo spagnolo ex Real Madrid è il giocatore che più incidenza ha avuto sulla ottima Fiorentina vista in questo avvio di campionato.
Straordinario acquisto di Pradè che si ritrova in casa un talento purissimo ad un prezzo, 7 milioni di euro, irrisorio rispetto al reale valore del calciatore.

 

2) Asamoah: Chi l’ha detto che la Juve non è riuscita ad acquistare il Top Player? Il miglior colpo di Marotta è proprio il ghanese, tassello perfetto in un impianto già collaudato, pronto a più soluzioni in un centrocampo reso quasi perfetto dal suo arrivo. Quantità certa, qualità garantita e già due gol nel tabellino personale. Il tutto corredato da un ottimo rapporto prezzo-qualità.

 

3) Ederson: La storia d’amore tra il brasiliano e la Lazio, inseguitisi per diversi anni, s’è finalmente avviata qualche mese fa. In arrivo dal Lione, la parabola di Ederson in biancoceleste sembrava già titubante quando un infortunio l’aveva subito bloccato nel pre-stagione; ripresosi, Petkovic ha puntato forte su di lui e il brasiliano ha risposto presente. Poche presenze ma già decisivo a suon di gol in campionato e in coppa; per una Lazio che punta in alto un giocatore di assoluto livello.

 

4) Behrami: Per migliorare questo Napoli era necessario un intervento mirato, ed eccolo qua. Con la partenza di Gargano, Bigon ha trovato la giusta metà a Gokhan Inler, formando una mediana tutta svizzera. Behrami ha conquistato Mazzarri a suon di prestazioni convincenti; non solo argine difensivo ma anche spalla per le ripartenze.
Insomma, quando la differenza la vuoi fare al centro…

 

5) Gilardino: Gli avevano dato del finito e lui di tutta risposta è tornato a suonare il suo violino; gli bastava cambiare maglia. Alberto Gilardino è il colpo last minute del Bologna che deve ripartire per il dopo-Di Vaio e si rivela uno dei più azzeccati della Serie A; cinque gol nelle sei presenze, i rossoblù si aggrappano a lui per la rincorsa alla salvezza. E se la coppia con Diamanti non delude, possono stare tranquilli.

 

 

Flop:

 

1) Zapata: Il premio sarebbe da dividere con i vari Traorè o Costant, ma a differenza dell’indiziato quest’ultimi non hanno avuto cosi tante possibilità di farsi vedere. Il colombiano che per Allegri era “quello che ci voleva” per la difesa rossonera, si è invece dimostrato lontano parente di quello ammirato stagioni fa ad Udine.
Disastroso nelle prime uscite, ed anche se potremmo registrare qualche miglioramento nelle ultime uscite, è comunque il simbolo di un Milan in evidenti difficoltà.

 

2) Piris: Anche qui, la sua candidatura andrebbe allargata ai compagni di reparto; il paraguaiano ha più volte pagato in prima persona per gli evidenti strafalcioni suoi e di tutta la difesa romanista.
A Sabatini possiamo perdonare molte cose, ma qui avrebbe potuto far molto meglio.

 

3) Maicosuel: Per carità, il ragazzo ha davanti a se tanto di quel tempo da poter arrivare al Pallone d’Oro (e glielo auguriamo), ma per il momento il ‘Mago’ di magie ne ha fatte vedere poche, e tutte con esiti non molto felici per i tifosi dell’Udinese.
Dopo il famigerato ‘cucchiaio’ che ha eliminato i friulani dalla Champions, è finito nelle retrovie delle gerarchie offensive ma Guidolin lo riproporrà gradualmente. Tra il Brasile e l’Italia ci passa l’Oceano davvero.

 

4) Pabon: Chi si aspettava l’arrivo in Emilia del nuovo Asprilla deve mettersi l’animo in pace. Il 24enne colombiano non ha mostrato granchè, nonostante le numerose possibilità avute, mostrandosi meno pronto dell’altro nuovo arrivo e compagno di reparto Belfodil a calcare i campi del nostro campionato, cosi a rischio anche di un posto fisso nell’undici di Donadoni ora che tornerà anche Amauri.
Siamo appena ad Ottobre però; davanti a lui sette mesi per farci cambiare idea.

Foto Roberta Accettulli - Fonte Flickr/wikipedia.org
Foto Roberta Accettulli – Fonte Flickr/wikipedia.org

5) Silvestre: Deludente quando è stato chiamato in causa, l’ex Palermo e Catania ha perso terreno nelle gerarchie di Stramaccioni che, complice anche il cambio di modulo e il passaggio alla difesa a tre, gli ha preferito spesso il più giovane Juan Jesus.
L’argentino sta pagando il passaggio in un grande club. E le sirene già squillano per Gennaio…

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