Barcellona, parla l’ex Martino: “Certe panchine non vanno accettate di corsa”

Una sola stagione alla guida del Barcellona, zero competizioni conquistate e poi il divorzio consensuale con successivo approdo sulla panchina della nazionale argentina di calcio.

E’ la recente storia di Gerardo Martino, detto “El Tata”, che nella scorsa annata ha guidato la formazione catalana senza raggiungere alcun successo nelle varie competizioni disputate e che oggi è il selezionatore dell’Argentina dopo l’addio di Alejandro Sabella al termine del Mondiale brasiliano. In una intervista rilasciata all’agenzia di stampa DPA Martino ha parlato della sua esperienza con il Barcellona e del suo rapporto con alcuni dei pilastri dello spogliatoio blaugrana. Queste le sue parole: “Decisi di allenare il Barcellona senza analizzare nel giusto modo la proposta offertami. Non mi pento di aver scelto di guidare i catalani l’anno passato, ma non sono d’accordo quando si dice che certe panchine vadano accettate al volo. Bisogna sempre valutare i pro e i contro, altrimenti si cade nell’improvvisazione. Arrivare dopo l’epoca di Pep Guardiola non è facile per nessuno e questo ha inciso anche nella passata annata. Il problema del Barcellona è che tutti si aspettano sempre che Lionel Messi risolva le partite da solo. Su di sè ha un carico di pressioni che nessun altro calciatore ha nel Barcellona. Non è vero che per lui giocare lì sia più facile che nell’Argentina, perché anche lì tutti si aspettano che vinca da solo”.

In seguito ha proseguito parlando di Xavi e del rapporto con lui: “Non ho avuto problemi con Xavi, anche perché con me ha giocato la maggior parte delle partite, tranne l’ultima di campionato contro l’Atletico Madrid, poi decisiva per l’assegnazione della Liga 2013-2014”.