Real Madrid, senti Ancelotti: “Clásico? Penso solo al Malaga”

Nella conferenza stampa che anticipa l’impegno col Malaga, Carlo Ancelotti ammette di non pensare affatto al Clásico di domenica prossima e che i suoi pensieri al momento sono tutti rivolti al match di domani  con la squadra andalusa.

Ancelotti, Real Madrid
Fonte: Doha Stadium Plus – flickr.com

Subito arriva la risposta, piuttosto pacata in realtà, a Di Maria che ha dichiarato che preferirebbe non giocare l’impegno di domani alla Rosaleda per non rischiare un’ammonizione in vista della partita col Barcelona del prossimo turno, che è la seguente: “Tutto questo mi sorprende. La partita di domani è quella più importante. Solo io so chi giocherà domani, e sarà chi è più in forma, non mi interessa molto della situazione dei diffidati”

L’allenatore italiano ha continuato ammettendo che non ha paura di cali di concentrazione da parte dei suoi: “Sono sicuro che nessun giocatore si rilasserà o prenderà sotto gamba quest’impegno. Confido al massimo in loro e so che non sbaglieranno la partita di domani, tutti sono concentrati per fare bene. Khedira? Sicuramente ci mancherà, mancherà la sua energia in mezzo al campo ma ho diverse alternative in quel ruolo, tutte provate in allenamento. Il Malaga? Si trova in un periodo piuttosto buono,  nelle ultime settimane ha fatto bene. Sappiamo bene che non sarà facile vincere, ma se giochiamo con la stessa intensità che abbiamo utilizzato col Levante, sono sicuro che vinceremo”.

Qualche parola su Isco: “È un calciatore che ha qualità indiscusse e abbiamo bisogno di lui. Deve abituarsi a giocare nel ruolo che ci serve. Gli ho chiesto di prendere come esempio Clarence Seedorf, un paragone che ha apprezzato molto. Adesso abbiamo un piccolo vantaggio su Atletico e Barcellona e dobbiamo sfruttarlo al massimo. L’unica cosa fondamentale è giocare bene e vincere  domani col Malaga, poi quello che faranno le altre due squadre passa in secondo piano”.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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