Bournemouth, la Cenerentola d’Inghilterra: dopo 116 anni è Premier League

La Championship regala sempre tantissime emozioni. La seconda categoria inglese ospita molte squadre di grande blasone ormai decadute, alla ricerca della promozione per ritornare fra le 20 grandi d’Inghilterra. Molte volte però sono le piccole realtà ad avere la meglio, come nel caso del Bournemouth: per questa squadra è un vero e proprio successo arrivare in Premier League per la prima volta dalla sua fondazione.

Fonte: Flickr. Autore: Chris Parker
Fonte: Flickr. Autore: Chris Parker

La cittadina, che si trova nel Dorset, ha una storia relativamente “breve” anche a livello di città: venne fondata nel 1810 dal capitano Lewis Tregonwell e solo 60 anni dopo acquisì lo status di città dopo l’arrivo della ferrovia. Oggi la città e abitata da poco più di 180 mila persone, si affaccia sul canale della manica ed è famosa per tre cose:

  • • La sua Università con una storia che inizia nel 20° secolo quando venne fondato il “Comunal College of Bournemouth”
    • Le scuole di lingua inglese che ogni anno accolgono migliaia di giovani studenti
    • La vicinanza alla Jurassic Coast, un tratto costiero dichiarato patrimonio dell’UNESCO.

Inoltre, Bournemouth ha un rapporto molto stretto con la letteratura: qui vi hanno vissuto letterati com J.R.R. Tolkien, autore del “Signore degli Anelli” , Oscar Wilde e Paul Verlaine, vi è sepolta Mary Shelley, autrice di “Frankestein”, e fu di ispirazione a Thomas Hardy per le sue opere dove la usò con il nome di “Sandbourne”.

Nonostante il club abbia raggiunto solo adesso la prima promozione in Premier League, la storia del Bournemouth è secolare e risale all’autunno del 1899 quando sui resti del Boscombe St.John’s Lads’ Institute F.C nacque il Boscombe F.C che prende appunto il nome da uno dei borghi della città: Boscombe.

Fonte: Flickr. Autore: Kevin Botto
Fonte: Flickr. Autore: Kevin Botto

Dean Court, conosciuto adesso come Goldsans Stadium, è la casa del Bournemouth dal lontano 1910 ed ha 12.000 posti a sedere: diventerà il secondo stadio più piccolo della storia della Premier League.

Lo stadio venne costruito dalla proprietà di allora grazie alla concessione di questo terreno da parte della famiglia Cooper-Dean, ai quali è appunto intitolato lo stadio, che usavano prima come cava di ghiaia. Il primo match ufficiale del Bournemouth al “Dean Court” venne giocato il 1° Settembre 1923: Bournemouth-Swindon Town 0-0 davanti a 7 mila spettatori. Al “Dean Court” venne stabilito il record della tripletta più veloce del calcio inglese: il 24 Febbraio 2004 James Hayer che mise a segno tre reti in 2 minuti e 20 secondi nel 6-0 al Wrexham.

Dopo tanti anni passati a giocare nei campionati regionali con risultati più che positivi, nel 1923 aderì alla Football League e giocò la prima stagione nella Terza divisione Sud: grazie a questa “adesione” il club cambiò il nome in “Bournemouth and Boscombe Athletic Football Club” essendo il più rappresentativo della zona. Il primo match di campionato lo disputò il 25 agosto 1923 al “County Ground” contro lo Swindon Town: vittoria dei “railwaymen” per 3-1. In terza divisione stabilì anche il record di squadra con maggior numero di presenze consecutive in questo campionato.

Bournemouth conquistò il suo primo trofeo negli anni successivi alla seconda guerra mondiale quando vinse la Coppa sud della Terza lega battendo il Walsall a Stamford Bridge che consentì l’anno successivo ai “Chierries” (chiamati così per i numerosi ciliegi presenti nei pressi dello stadio Dean Court)di disputare la FA CUP dove incontrò il Manchester United che vinse per 2-1, ma match che tutt’ora detiene il record di presenze visto che quel 2 Marzo 1957 assistettero a quell’ incontro ben 28799 persone.

Nel 1972 il club assunse il suo nome attuale e visse il momento più alto quando un giovane Harry Redknapp lo allenò dal 1983 al 1992: vinse il campionato della terza divisione facendo salire il Bournemouth in League Two e sfiorando una seconda promozione in Prima divisione.

La storia recente del Bournemouth, invece, è stata meno rosea: la società nel 2010 fu ad un passo dal baratro rischiando di fallire ed iniziando il campionato di League Two, dove era stato appena retrocesso, con 17 punti di penalizzazione per insolvenze e debiti ma Eddie Howe, diventato un giovane allenatore a 31 anni, riuscì a fare salvare la squadra all’ultima giornata.

L’ultima stagione per il Bournemouth è stata contro ogni aspettativa: Eddie Howe, tornato ad allenare i rossoneri nel 2012 dopo una breve parentesi con il Burnley, è riuscito a costruire una squadra perfetta trascinata soprattutto dal bomber Callum Wilson, autore di 20 reti e acquistato dalla proprietà russa per 3,5 milioni dal Coventry City e da Yann Kermorgant che ha messo a segno 15 reti dopo aver battuto da ragazzo la leucemia. Inoltre, nel successo del Bournemouth c’è anche un pezzo d’Italia: infatti, il medico della squadra è un italiano, Nicola Sanna che ha condiviso questo successo con la clinica romana di Villa Stuart dove i giocatori vengono mandati per le cure.

Ieri sera il finale più bello per la stagione del Bournemouth: match contro il Bolton, Dean Court tutto esaurito. C’è tanto nervosismo nell’area per un risultato mai raggiunto ma gli undici in campo levano ogni dubbio: vittoria per 3-0 con le reti di Pugh, Ritchie e Wilson. Al fischio finale può iniziare la festa del Bournemouth: dopo 116 anni di storia finalmente il Paradiso è qui.

Giovanni Mazzola & Ada Cotugno

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