Jovetic: “La Fiorentina sempre nel mio cuore”

Si legge oggi su La Gazzetta dello Sport, una bella intervista a Stevan Jovetic da Manchester (City).

Autore: Илья Хохлов/Ilya Khokhlov/Ilja Chochłow
Autore: Илья Хохлов/Ilya Khokhlov/Ilja Chochłow

Il giocatore montenegrino parla di nuovo della Fiorentina e mostra affetto e riconoscenza per una squadra, una piazza che lo ha fatto “crescere” e lo ha sostenuto nei momenti difficili e, infine, lo ha abbandonato quando le sue aspirazioni erano palesemente e apertamente bianconere (Juventus).

Il ventitreenne neo-attaccante del City, parla di cuore e spende una parola per tutti i tecnici che ha avuto a Firenze. Le sue ambizioni adesso sono il successo in Premier League e in Champions League, anche se non sarà per niente facile.

Un pensiero particolare lo indirizza a Pantaleo Corvino, il suo “scopritore”, quello che lo ha introdotto nel grande calcio, di cui adesso è un grosso protagonista.

Di seguito i passaggi principali dell’intervista di Alessandra Gozzini.

Non so stare col pensiero che qualcuno possa dubitare di me. Sono stati cinque anni pieni di tutto, l’ultima estate è stata intensa, ma non ho mai, e ripeto mai, parlato male della Fiorentina. Ci sto pensando anche ora…”

Sono contento di essermi trasferito al Manchester City. È una squadra top, con ambizioni grandissime. Qui si lotta per vincere la Premier e soprattutto la Champions, un traguardo enorme, che, più di tutto il resto, mi ha convinto…”

La Juventus mi cercava, può essere colpa mia? Mi cercavano loro, ma io ho scelto il City…”

Non ho finito di ringraziare i Della Valle. Alla famiglia mi legheranno sempre affetto e stima. Lo stesso che devo a Pantaleo Corvino, che nell’estate del 2008 mi ha portato in Italia e grazie al quale ora sono qui. Grazie anche a Prandelli, a Mihajlovic, Rossi e Montella: ho imparato da tutti loro…”

Grazie a tutti i tifosi, mi sono stati vicino nell’anno dell’infortunio. Sono stato fermo un anno ma non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno…”

Giuseppe Rossi, è forte e gli infortuni c’entrano poco. Ne so qualcosa: chi sa giocare a calcio può stare fermo quanto vuole. Lui è un fenomeno, l’ho visto in un paio di allenamenti, per come controlla la palla, come l’appoggia...”

Gomez arriva da eroe del Triplete col Bayern Monaco, non è mica uno qualunque. Sarà un’arma in più, con Cuadrado e con Ljajic. E poi è ancora giovane…”

Ragazzi: auguri e in bocca al lupo per la vostra stagione, farete benissimo“.

 

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